Posti in piedi nei licei?
Ha destato scalpore la notizia riportata sul quotidiano on line di Repubblica, secondo cui a settembre le classi degli istituti di istruzione secondaria superiore, soprattutto se licei e se classi del primo anno, saranno affollate al limite della capienza.
C’è posto in piedi, insomma, secondo il quotidiano.
Le ragioni dell’affollamento sarebbero due: il taglio di mille classi per il prossimo anno e il concomitante aumento di 37 mila studenti.
Sull’argomento è intervenuto Enrico Panini della Cgil-scuola che ha dichiarato: “E’ la prova provata del disastro della Finanziaria. Non esiste paese al mondo in cui aumentano i ragazzi, e la richiesta di formazione qualificata e di alto livello, e il governo risponde riducendo gli insegnanti e le classi”.
Anche Bernocchi dei Cobas denuncia la situazione precisando che tutto questo determinerà scadimento della didattica, aumento della selezione e ulteriore logaramento di docenti già assai provati”.
Pronta la smentita del Ministero della Pubblica Istruzione che in due suoi comunicati ha sciorinato una serie di dati tendenti a dimostrare l’infondatezza dell’allarme (www.pubblica.istruzione.it), a cominciare dal fatto che l’aumento di iscritti non è di 37 mila bensì di 6 mila e che sono confermati, come avviene da anni, i criteri di formazione delle classi che limitano a 25 il numero massimo di alunni per classe.
Inoltre, l’imminente immissione in ruolo di 50 mila docenti precari darà stabilità e continuità al servizio scolastico.
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