Polemica per liste parallele dei precari nelle RSU

Ultimo giorno di voto per le RSU di istituto e ultimi lampi polemici tra i sindacati in lizza.

La Cisl-scuola Lazio, in un suo pepato comunicato respinge l2 “prediche” della Cgil-scuola sui precari, ritenendole “chiaramente strumentali in occasione del voto per le RSU”.
La Cisl Scuola ricorda quel che ha fatto per i precari, mentre altri sarebbero stati soltanto bravi a parole nel “denunciare l’esistenza dei problemi, ma incapaci di portarne a soluzione almeno uno”

La Flc Cgil – afferma la Cisl-scuola – ha speso molte energie, in questi mesi, per screditare il nostro lavoro, prontissima però a tentare di intestarsene i risultati. Lo ha fatto sull’assunzione di 67.000 precari, resa possibile da un accordo che solo la Flc non ha firmato e che ora definisce “truffa”, insultando così ben quattro sindacati in un sol colpo. Aspettiamo di vedere come si comporterà qualora l’Amministrazione accettasse di sbloccare le nomine sui posti accantonati a seguito del contenzioso “pettine – coda”, come da richiesta fatta dalla Cisl e che la Flc, dopo molti tentennamenti, ha deciso in modo pilatesco di non firmare”.

Dalle precisazioni la Cisl passa alle accuse affermando che “Alla Cgil sembra normale che si possa, nelle stesse sedi e nelle stesse giornate in cui si vota per le RSU, allestire propri “seggi paralleli” per eleggere “rappresentanti dei precari da associare alle delegazioni Flc”. E si chiede “cosa direbbe se alle elezioni politiche un partito pretendesse di dar vita ad una sua manifestazione negli stessi locali in cui si sta votando.

Dopo aver giudicato ipocrita e strumentale una siffatta iniziativa, la Cisl-scuola chiarisce che non vi può essere “la possibilità di “affiancare le proprie delegazioni” per i sindacati che partecipano alla contrattazione d’istituto; non lo prevedono le regole definite nel contratto nazionale, che non contemplano assolutamente tale “affiancamento”.