Pisa 2009: francesi insoddisfatti e preoccupati

In Francia l’indagine Pisa 2009 complessivamente è stata valutata, nel confronto con la prima indagine del 2000, con notevole preoccupazione per tre ordini di motivi.

Il primo lmotivo di insoddisfazione è stato determianto dal risultato grezzo che li colloca soltano intorno alla media Ocse. Come secondo motivo vi è il fatto che, rispetto al Pisa 2000, i livelli rilevati sono in caduta in tutti e tre gli ambiti disciplinari oggetto di indagine.

Il terzo motivo, il più grave secondo il responsabile del Pisa per la Francia, Eric Charbonnier, è che il sistema scolastico diventa sempre più ingiusto, perdendo il suo ruolo di ascensore sociale.

Il punto più dolente è la matematica, dove gli studenti francesi perdono 14 punti rispetto al Pisa 2003. Si tratta di uno scarto troppo alto, hanno commentato esperti francesi, soprattutto se il dato si confronta con la Germania che nella stessa disciplina ha guadagnato 10 punti in sei anni e l’Italia, addirittura, 17.

Altro punto dolente per i francesi è costituito dal fatto che nella fascia più bassa  (1° livello) si colloca un maggior numero di studenti rispetto al passato (+ 5%) sia in lingua materna sia in matematica. In entrambe le discipline, l’aumento dei livelli inferiori mette in luce la scarsa capacità dei 15enni francesi di utilizzare strategie per risolvere problemi o comprendere testi.

Le valutazioni negative non risparmiano nemmeno il Ministero dell’education, criticato per la mancanza di una adeguata strategia di intervento e per il fatto che, in definitiva, le politiche scolastiche abbiano privilegiato le fasce di studenti con prestazioni di eccellenza, trascurando quelli con difficoltà di apprendimento.

Le ragazze francesi risultano, nella comprensione della lingua scritta, un anno più avanti dei coetanei maschi. Gli stranieri di seconda generazione in Francia se la cavano meglio di quelli, sempre di seconda generazione, degli altri Paesi Ocse, quasi a dimostrare un maggior livello di integrazione culturale.