Pinerolo 2: la rivincita della RSU

Sembra una partita di ping-pong: una sentenza a favore, una sentenza contro, una sentenza a favore…
E potrebbe continuare all’infinito se questo fosse un gioco divertente, ma invece è uno scontro tra dirigenti scolastici e sindacati sulla legittimità di convocazione dell’assemblea d’istituto da parte di un singolo componente di RSU. L’ultima sentenza è stata a favore.
Ricapitoliamo. I pretori del lavoro di Civitavecchia e di Pinerolo avevano sentenziato il diritto del singolo di convocare l’assemblea di istituto; il pretore di Lucca ne aveva negato il diritto.
Aran, sindacati firmatari del contratto scuola e ministero dell’Istruzione hanno sostenuto l’interpretazione secondo cui il potere di convocazione è della RSU al completo, mentre la CUB scuola e gli altri sindacati di base hanno sostenuto e difeso le sentenze a favore del diritto del singolo alla convocazione (vedi TuttoscuolaNEWS n. 39 del 25 febbraio e n. 40 del 4 marzo).
Il Miur ha deciso di affidare all’Avvocatura di Stato la questione per sanzionare definitivamente la collegialità di esercizio del potere di convocazione dell’assemblea, procedendo all’impugnazione della sentenza del giudice del lavoro.
Ma il 2 maggio il giudice di Pinerolo, sentite le parti, ha sentenziato ancora una volta che il singolo componente della RSU può convocare l’assemblea del personale dell’istituto, dando così torto al MIUR e ai sindacati firmatari del contratto scuola che si erano schierati a sostegno dei dirigenti scolastici che avevano rifiutato l’autorizzazione all’assemblea.
Prima di arrivare ad una nuova sentenza di segno contrario sarà opportuno che finalmente sulla materia delle relazioni sindacali nel comparto scuola venga definito quel contratto integrativo, sollecitato dalla stessa Aran, che potrebbe meglio regolamentare situazioni non ben definite, come questa del diritto di assemblea e altre che affliggono i rapporti tra RSU e dirigenti scolastici.