Piemonte e Abruzzo: Ok ai dimensionamenti scolastici

Nessuna delle due Regioni perderà scuole, ma l'Abruzzo accorporerà 24 autonomie scolastiche sottodimensionate

La Regione Piemonte ha dato il via libera al Piano per il dimensionamento scolastico regionale 2011-2012, accogliendo le richieste presentate dalle Province, che avevano chiesto che non venisse soppressa alcuna scuola, soprattutto nei comuni più piccoli e di montagna.. Lo riferisce in una nota l’assessore all’Istruzione della Regione Piemonte, Alberto Cirio che commenta: “La scuola per noi è una priorità, quindi, abbiamo voluto che con il Piano di dimensionamento scolastico 2011 nessuna scuola chiudesse e abbiamo salvato tutte le situazioni che non sarebbero rientrate nei parametri.

Sappiamo bene – prosegue Cirio – che questa scelta dovrà essere supportata da adeguate dotazioni di organico di insegnanti, personale amministrativo e bidelli, ma grazie ai 12,5 milioni di euro stanziati per il prossimo anno dalla Giunta nell’ambito del Piano Straordinario per l’Occupazione, per assumere come fatto nel 2010 personale aggiuntivo, potremo far fronte ad eventuali ridimensionamenti richiesti dall’ultimo anno di adeguamento alla riforma Gelmini. Risorse con cui continueremo a sostenere l’istruzione e l’occupazione piemontese, perché, come dicevano i nostri nonni, nella vita bisogna sempre dare ‘metà consigli e metà soldi’”.

Partendo da questo impegno – conclude l’assessore – e grazie alle potenzialità del federalismo, sono convinto che ci siano tutte le premesse per lavorare insieme, costruendo in modo concertato una nuova scuola, adatta e calibrata alle specifiche esigenze della nostra regione“.

Per quello che riguarda l’Abruzzo, anche questa Regione ha approvato il piano regionale di dimensionamento scolastico che prevede la riduzione di 24 autonomie scolastiche sottodimensionate, senza comportare la soppressione di alcun punto di erogazione dei servizi. Un piano che, nel rispetto delle norme nazionali, presenta una più razionale organizzazione dell’offerta d’istruzione e che consente di produrre economie e risparmi ingenti che saranno riversati sui servizi scolastici.

Nel solco del dettato normativo – afferma l’Assessore regionale all’Isturzione Paolo Gatti – abbiamo definito una nuova rete scolastica regionale più vicina alle reali esigenze del territorio, che elimina le frammentazioni e scova le duplicazioni“. “Ciò consentirà – prosegue – non solo di rispettare le regole, ma anche di liberare risorse da dedicare alla didattica, sfoltendo la burocrazia. Abbiamo deliberato, infine, di istituire un Tavolo Tecnico Interistituzionale per l’esame di tutte le questioni connesse all’ampliamento dell’offerta formativa e alla piena attuazione delle recenti riforme in tema di Istruzione approvate dal Governo“.

Nel complesso – conclude l’assessore – ritengo sia stato svolto un buon lavoro che ha saputo coniugare la logica dell’efficienza con quella dell’attenzione e del rispetto verso i territori“. Il nuovo piano giunge dopo il rinvio deciso per l’anno scolastico 2010/11, in considerazione anche del terremoto dell’Aquila, e al termine di un percorso di confronto che ha visto impegnati su tavoli regionali e provinciali l’Assessorato Regionale, gli Enti locali, l’Ufficio Scolastico Regionale, i dirigenti scolastici e i responsabili degli ambiti territoriali dell’Usr. Dopo questa fase di confronto le Province hanno predisposto e formalmente adottato i rispettivi piani territoriali, trasmessi all’Ufficio Scolastico Regionale, che ha rilasciato un formale parere sulle scelte operate dalle Province.