E’ il Piemonte la regione pilota per il progetto sperimentale messo a punto da Miur e Federalimentare per prevenire il diffondersi dell’ obesità tra gli studenti italiani. Ben 50 le scuole coinvolte quest’anno in regione. Seguiranno poi, il prossimo anno, Calabria, Abruzzo e Puglia con l’adozione del medesimo progetto.

L’iniziativa in sostanza punta ancora una volta sulla diffusione tra i giovani di un diverso stile di vita caratterizzato da più movimento e da una nuova educazione alimentare. Il progetto, denominato “Alimentazione, movimento, stili di vita: istruzioni per l’ uso”, parte dal Piemonte, benché si tratti della regione italiana in cui l’attività sportiva tra i più giovani sia più diffusa. I ragazzi italiani tra gli 11 ed i 17 anni di età infatti dichiarano per il 29,6% di svolgere attività fisica una o due volte la settimana (41% in Piemonte), il 12,1% mai (3,3%), il 39,5% 3-4 volte a settimana (39,8%), il 7,3% 5-7 volte (27,3%).

L’obiettivo è quello di diffondere anche tra i più giovani l’abitudini a fare attività motoria almeno per 30 minuti al giorno. In Piemonte sono coinvolte per ora 30 elementari e 20 scuole medie. Complessivamente, 25 sono di Torino. Il progetto fa del resto seguito ad un monitoraggio realizzato attraverso questionari distribuiti tra 4000 studenti. Stessa operazione sta avvenendo del resto tra Abruzzo, Calabria e Puglia. Sulla base dei risultati raccolti si è svolto un corso di formazione di 50 docenti, cui seguirà un altro corso analogo a maggio aperto a tutti gli insegnanti. Il tutto in vista di un convegno internazionale con la partecipazione di 36 Paesi che – come ha anticipato il governatore del Piemonte Enzo Ghigo – è in calendario per novembre.