Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Più cultura economica nella scuola. Un appello

Pubblichiamo l’appello, intitolato “Più cultura economica e più società contemporanea nella scuola italiana”, già sottoscritto da oltre cento autorevoli economisti ed esperti di problematiche educative, presentato lunedì scorso a Milano da Tito Boeri, Dario Di Vico, Aldo Montesano, Francesco Silva, Francesco De Sanctis, Francesca Traclò. L’appello nasce dall’iniziativa di presidi e docenti del Liceo Economico Sociale ed è stato lanciato da AEEE-Italia e Fondazione Rosselli.

Ecco il testo dell’appello

“Le cause della crisi che stiamo attraversando sono molte e le cose da fare per uscirne non facili da individuare. Una però si può realizzare subito: investire nei giovani e in una formazione adeguata a far ripartire il Paese, la società, l’economia. Per questo i saperi scientifici e umanistici devono potersi incontrare in un percorso formativo in grado di affrontare le sfide della contemporaneità. Ciò può avvenire attraverso una rivalutazione a scuola della cultura economica, trasversale a tante discipline, essenziale per capire il mondo e le sue trasformazioni, e capace di attivare e sviluppare nei giovani competenze utili a loro stessi e all’intera collettività. Le discipline economiche, sociali e giuridiche, inserite in un curriculum scolastico che offra una preparazione approfondita e flessibile, sono importanti per formare il cittadino e per vincere le sfide del presente. Nella scuola italiana attuale, al contrario, la formazione in queste materie è molto ridotta; infatti sono studiate da non più del 15% degli studenti degli ultimi anni delle scuole secondarie superiori.

Le persone che condividono queste constatazioni auspicano che la formazione economica, sociale e giuridica si rafforzi in tutta la scuola italiana e che si sviluppino, grazie all’autonomia scolastica, percorsi di studio orientati alle competenze di cittadinanza economica e all’educazione finanziaria. Per queste ragioni auspicano, inoltre, un forte ruolo del nuovo Liceo Economico-sociale nato dalla riforma.

E’ necessario che questo liceo cresca e si diffonda, così da diventare punto di riferimento per i giovani che vogliono capire la complessità del mondo contemporaneo e partecipare consapevolmente alla costruzione di quello di domani, che vogliono comprendere le scelte nell’uso delle risorse e dell’ambiente, le ragioni delle regole e la natura delle relazioni umane, e che hanno a cuore il benessere e la condizione dell’uomo nel suo tempo, presente e futuro. Siamo infatti convinti che il nuovo Liceo Economico-sociale, che “fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alle scienze giuridiche, economiche e sociali”, possa favorire l’acquisizione di competenze fondamentali per il cittadino di domani”.

 

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