Perché escludere i dirigenti scolastici del 1° ciclo dalle commissioni di maturità?

L’Anp, l’Associazione Nazionale Presidi, ha intrapreso da alcune settimane una rivendicazione in difesa dei dirigenti scolastici del primo ciclo che, secondo il ministero dell’istruzione, da quest’anno non avrebbero diritto di essere nominati presidenti nelle commissioni di maturità, come invece è sempre avvenuto in passato.   

Nel suo ultimo comunicato l’Anp dichiara che “Nell’imminenza della pubblicazione della nota ministeriale relativa alla composizione delle commissioni per l’Esame di Stato, ANP rinnova la richiesta, già avanzata il 30 gennaio 2018 alla Ministra Fedeli, di eliminare il divieto di nomina alla presidenza delle commissioni degli Esami di Stato del secondo ciclo per i dirigenti delle istituzioni scolastiche del primo ciclo. Sottolinea che tale preclusione è stata introdotta per mera via amministrativa, in quanto nessuna norma prevede che i dirigenti delle scuole del primo ciclo non possano  presiedere commissioni per l’Esame di Stato del secondo ciclo”.

Dopo avere ricordato che la circolare negli anni passati, pur riconoscendo la facoltà per i dirigenti scolastici di presentare domanda per entrambi i gradi di istruzione, ha però di fatto  introdotto il divieto di nomina a Presidente del “personale utilizzato” negli Esami del primo ciclo, l’Anp ha chiesto che il MIUR, prima di pubblicare la circolare, elimini quel divieto che non si fonderebbe su alcun presupposto normativo.

Il compenso, nella sua misura massima, previsto per il presidente di commissione è di 3.519 euro. Un compenso che, come ricorda l’Anp, concorre a formare la base contributiva e pensionabile della retribuzione del DS.

Non sappiamo come si risolverà la vertenza, ma c’è da chiedersi per quale ragione, ormai da troppo tempo, non è previsto un compenso per il presidente di commissione dell’esame di licenza. L’aver previsto che, invece di disporre un compenso come presidente per un dirigente scolastico esterno, si sia preferito incardinare alla presidenza di commissione il dirigente interno, è stata una “furbata” a favore delle casse dello Stato.