Perché non destinare i soldi del merito alle scuole del sisma?

Il Consiglio dei Ministri è riunito per decidere gli interventi di emergenza a favore delle zone colpite dal sisma in Emilia.

Tra gli argomenti all’ordine del giorno era stata inserita, prima della nuova emergenza tellurica, anche la proposta del ministro Profumo per premiare il merito degli studenti neo-diplomati.

Per questa operazione già denominata “studente dell’anno” sarebbero previste provvidenze varie, tra cui una borsa di studio (di importo non simbolico) e uno sconto del 30% sulle tasse universitarie del primo anno accademico.

Vi dovrebbe essere uno studente da premiare per ogni istituto (gli istituti statali e paritari sfiorano le 5 mila unità); il “premio” individuale per questi cinque mila studenti, se il riconoscimento non vuole essere pressoché simbolico, non potrebbe essere inferiore ai 5 mila euro. Prevedere un massimo di 10 mila euro a studente sembra ragionevole.

Considerato, quindi, che il provvedimento del merito potrebbe comportare un onere per le casse dello Stato tra i 25 e i 50 milioni (5-10 mila euro per studente), perché, vista l’emergenza, non destinare quella somma alle scuole emiliane colpite dal sisma?

Lo stesso ministro Profumo ieri, subito dopo le nuove scosse telluriche, ha parlato di priorità nella messa in sicurezza degli edifici scolastici. Dirottare 25-50 milioni dal merito agli edifici scolastici sarebbe proprio un’opera meritoria.