Per l’occupazione la laurea paga

Secondo uno studio di Almalaurea, di cui riferisce oggi Il Messaggero nello speciale “Università & Lavoro”, la laurea sta diventando un buon titolo di accesso al lavoro.

Lo studio ha infatti rilevato che, a un anno di distanza dal conseguimento della laurea triennale nel 2008, quasi la metà (46%) ha già un’occupazione, mentre il 42% prosegue gli studi verso la laurea quinquennale.

La situazione di occupazione dei laureati è, tuttavia, molto differenziata sul territorio: è del 52,5% tra i residenti al Nord, del 48% al Centro e soltanto del 38% al Sud.

Secondo una elaborazione di Confindustria, dopo tre anni dalla laurea, trovano lavoro il 91% dei laureati in ingegneria e l’88,1%  in architettura, mentre sono in situazione occupazionale critica i laureati in medicina (36,4%) e quelli in giurisprudenza (52,5%).

E per l’insegnamento?

Dalla graduatoria pubblicata esce un dato sconcertante che avrebbe bisogno di essere meglio chiarito: l’82,2% di coloro che posseggono una laurea che consente l’insegnamento trova lavoro dopo tre anni.

Lo studio non rileva, però, se quel lavoro è stabile (improbabile) o saltuario (supplenze).