
Fornire ai bambini e ai ragazzi delle scuole delle informazioni corrette e, nello stesso tempo, tese a sottolineare la piacevolezza del mangiar sano, attraverso la conoscenza e il recupero dei sapori di un tempo. E ancora, raggiungere le famiglie proprio attraverso gli alunni che, adeguatamente formati, riporteranno le notizie, acquisite a scuola, agli adulti del loro nucleo familiare. Questi gli obiettivi del Progetto educazione alimentare ideato e condotto da Coldiretti Roma e co-finanziato dalla Camera di Commercio di Roma.
Il progetto, appena partito e che si concluderà il 30 giugno, vedrà coinvolti circa 1.000 alunni per un numero complessivo di 7 scuole e 42 classi delle scuole primarie e secondarie di I grado.
“L’importanza di una corretta alimentazione, l’acquisizione di strumenti per il riconoscimento dei prodotti di qualità, cosa vuol dire qualità dei prodotti tipici e qualità dei prodotti a chilometro zero, la commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli e la loro stagionalità, sono i temi che saranno affrontati dai nostri tecnici– spiega il direttore di Coldiretti Roma, Vitangelo Tizzano- Ciò che vogliamo fare è sensibilizzare le giovani generazioni sui problemi relativi alla salute e al benessere, associati all’alimentazione e ad uno stile di vita sano“.
“Nella società odierna, infatti, i bambini-ragazzi vanno sempre più incontro a problemi nutrizionali che si manifestano con situazioni di sovrappeso che possono portare poi, in età adulta, a importanti stati patologici – prosegue Tizzano – E’ una situazione dovuta prevalentemente ad un approccio culturale errato, legato ad una certa ignoranza sui principi base di una corretta alimentazione. Da qui l’esigenza di acquisire una buona conoscenza delle dinamiche alimentari. Si tratta dunque di un importante intervento formativo“.
“Insegnare a capire come si riconosce un prodotto sano, cosa vuol dire chilometro zero, cosa vuol dire tracciabilità e in quale maniera leggere una etichetta – afferma David Granieri, presidente di Coldiretti Roma – sono cose importanti che serviranno anche a far conoscere e promuovere la qualità dei prodotti che nascono dal territorio romano“.
Le lezioni, tenute da tecnici esperti nel settore agroalimentare, sono supportate da dispense consegnate ai ragazzi al termine delle lezioni, ad esse si affiancano momenti di attività pratiche, in primis la realizzazione di veri e propri orti. “Anche nella scorsa edizione, che ha visto la partecipazione di 800 studenti– continuano Granieri e Tizzano- il riscontro è stato estremamente positivo. Gli argomenti trattati, grazie anche al materiale fornito da noi, sono stati ripresi e sviluppati dagli insegnanti nei giorni successivi con lo scopo di produrre lavori autonomi che sono stati poi esposti“.
“Prova del successo è il fatto che le stesse scuole che hanno partecipato al progetto, oltre ad averne contagiate di nuove, hanno espresso il desiderio di continuare questo percorso anche per l’anno in corso – concludono Granieri e Tizzano – Tra gli obiettivi più importanti raggiunti ‘il recupero del gusto’, siamo riusciti a far conoscere ed amare il gusto dei sapori antichi che coniugano qualità, stagionalità e rispetto ambientale dato dai prodotti a km 0, dai prodotti tipici e di nicchia. Inoltre, proprio grazie a questa iniziativa, molte famiglie hanno iniziato a frequentare i mercati a filiera corta“.
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