Papa: l’analfabetismo è un flagello pari all’Aids e alla Tbc

L’analfabetismo è “un flagello simile a quello delle pandemie” di Aids, Tbc e malaria, e “rappresenta uno dei maggiori freni allo sviluppo”.

Lo ha affermato nel Benin il Papa nella esortazione apostolica per il sinodo dell’Africa.

L’analfabetismo – ha affermato Benedetto XVI – rappresenta uno dei maggiori freni allo sviluppo. È un flagello simile a quello delle pandemie. Certo, non uccide direttamente, ma contribuisce attivamente alla marginalizzazione della persona – che è una forma di morte sociale – e le rende impossibile accedere alla conoscenza”.

Alfabetizzare un individuo, ha spiegato Benedetto XVI, “significa farne un membro a pieno diritto della res publica, alla costruzione della quale potrà contribuire, e permettere al cristiano di accedere al tesoro inestimabile delle Sacre Scritture che alimentano la vita di fede”.

Secondo i dati dell’UNESCO -Institute for Statistics – circa due terzi della popolazione analfabeta mondiale sono composti da donne. In alcune regioni, circa la metà delle donne è analfabeta. Questo dato vale anche per le giovani donne e le bambine, anche se con cifre più favorevoli. Il numero totale è di circa 771 milioni di analfabeti. Ci sono circa 137 milioni di analfabeti giovani o bambini, di cui 61% ragazze. Quando il tasso di scolarizzazione e il tasso di occupazione delle donne aumentano, il tasso di fecondità cala rapidamente e tende a stabilizzarsi attorno al livello di riproduzione fisiologica di 2,1 figli per donna. Attualmente nei principali paesi il tasso di alfabetizzazione tende ad avvicinarsi ed a superare il 50% della popolazione femminile, e, in modo correlato, aumenta il controllo delle nascite.

150 anni fa in Italia gli analfabeti erano il 78% della popolazione; dieci anni fa, con l’ultimo censimento, gli analfabeti totali dai sei anni in su sfioravano le 800 mila unità per una percentuale di circa l’1,5%.