Pantaleo (Flc-Cgil) apre sull’orario potenziato

Dal 2010 a oggi i docenti italiani hanno cumulato ciascuno una perdita di 8.817 euro, pari a 80 euro al mese (-10,3%), a causa del mancato rinnovo del contratto. È quanto emerge da una ricerca della Flc-Cgil e del Dipartimento politiche economiche della Cgil, su compensi e ore di lavoro dei docenti italiani.

Le retribuzioni nella scuola, secondo i dati di fonte Ocse elaborati dal sindacato, sono le più basse di tutti i settori lavorativi e l’Italia è al 31° posto, cioè terzultima, negli investimenti sull’istruzione tra i paesi Ocse e al 24° posto per compensi agli insegnanti.

Per quanto riguarda le ore lavorate, oggetto di recenti forti polemiche, quelle svolte dai prof italiani “sono nella media dei paesi Ocse” e comunque in Italia si fanno più ore che in Finlandia e Francia. Perciò “Non sono d’accordo a toccare il numero di ore frontali previste per gli insegnanti”, sottolinea il segretario della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo, che però poi fa un’importante apertura: “Bisogna far emergere il sommerso, cioè tutte le altre ore lavorate, e farlo contrattualmente. Mettiamo in campo la possibilità di un orario potenziato, per rispondere alle esigenze che le scuole hanno per far svolgere compiti aggiuntivi, ma siano su base volontaria e retribuite“.

Di “tempo potenziato” si parlò anche in un lontano contratto, ma senza esiti concreti. Se ne potrebbe riparlare.