Panini: dal 2009 tutta l’elementare a 24 ore. Gelmini: no, anche tempo pieno e 27-30 ore

Nella trasmissione “Porta a porta” di ieri sera è andata in scena la riforma Gelmini in pillole, spaziando su tutti i punti della manovra finanziaria di questa estate e sul maestro unico.

I sondaggi presentati nel corso della trasmissione di Bruno Vespa danno ragione al ministro su tutta la linea con punte di consenso bulgaro.

Per niente d’accordo con la Gelmini, si è dichiarato Enrico Panini, ex segretario di Cgil scuola da poche ore, che ha detto no ai tagli, no ai voti, no al voto di condotta e, in particolare, no al maestro unico che, secondo una sua interpretazione, sarà il solo modello organizzativo della scuola primaria dal 2009-10 con conseguente esclusione del tempo scuola a 27-30 ore settimanali e del tempo pieno. Secondo Panini il decreto legge 137/2008 prevederebbe proprio questa unica opzione, azzerando tutte le altre. Per dare forza alla sua tesi, l’ex-segretario cigiellino, riferendosi al testo del decreto, ha affermato che l’opzione per altri modelli di tempo scuola dipenderebbe dalle risorse disponibili e dalle domande delle famiglie.

La Gelmini ha confutato tale tesi, affermando che il tempo pieno verrà invece potenziato e che saranno possibili altre scelte orarie oltre a quelle di 24 ore settimanali con il maestro unico.

Il dubbio è però rimasto. Ha ragione Panini o il ministro?

Abbiamo riletto l’articolo 4 del decreto legge 137 sull’insegnante unico e abbiamo scoperto che le altre scelte di tempo scuola non dipenderanno dalle risorse disponibili e che, comunque, quella delle classi a 24 ore con il maestro unico si inserisce tra le altre misure di contenimento della spesa per l’istruzione come ulteriore intervento che va ad aggiungersi a quelli già individuati dalla legge 133/2008 che, tra l’altro, a proposito di scuola primaria, parla di “rimodulazione  dell’attuale  organizzazione  didattica  della scuola primaria”.

La pubblicazione del piano programmatico degli interventi, atteso per i prossimi giorni, dovrebbe fugare definitivamente ogni dubbio sulla presunta generalizzazione del tempo scuola a 24 ore.