Palestre scolastiche: le risorse servono a ridurre i divari territoriali

Il decreto ministeriale 228 del 14 novembre 2024 che destina oltre 248 milioni di euro per interventi di messa in sicurezza e riqualificazione delle palestre scolastiche ha come obiettivo principale non tanto le palestre quanto piuttosto un sostegno indiretto alle regioni meno sviluppate del territorio nazionale, come indicato nella stessa titolazione del decreto…al fine di migliorare la parità di accesso a servizi di qualità e inclusivi nel campo dell’istruzione, della formazione e dell’apprendimento permanente mediante lo sviluppo di infrastrutture accessibili (FESR).

All’interno del preambolo viene altresì richiamato l’articolo 29 del decreto-legge 7 maggio 2024, n. 60, che prevede “al fine di ridurre i divari territoriali e infrastrutturali nelle regioni meno sviluppate è autorizzato un piano da 200 milioni di euro, … per il potenziamento delle infrastrutture per lo sport a scuola, di cui alla Missione 4 – Componente 1 – Investimento 1.3 «Potenziamento delle infrastrutture per lo sport nelle scuole» del PNRR”.

Il decreto individua negli allegati i soggetti (amministrazioni comunali) destinatari degli interventi per la riqualificazione e la messa in sicurezza delle palestre scolastiche nelle regioni meno sviluppate per un ammontare complessivo pari a circa l’85% dei 248 milioni di euro stanziati.

Per accedere ai finanziamenti avevano presentato domande (non tutte accolte) 2.859 Comuni, di cui 94 della Puglia, 65 della Campania, 52 della Sardegna, 41 della Calabria, 37 della Sicilia e 11 del Molise. Come si vede, non hanno presentato richieste o non sono state accolte, Abruzzo e Basilicata.

Circa 35,5 milioni di euro (pari al 15% dell’intero stanziamento) sono stati assegnati a enti locali delle regioni c.d. “in transizione” e “più sviluppate”: Emilia R. (10 assegnazioni), Lazio (8), Lombardia (6), Toscana (4), Piemonte e Umbria (3), Liguria e Veneto (2) e Marche (1), per 39 finanziamenti complessivi.

È augurabile che i 339 enti locali destinatari dei finanziamenti riescano a mettere in atto integralmente e puntualmente tutti i fondi assegnati.

L’intervento finanziario va indubbiamente apprezzato, ma è opportuno chiarire che non è finalizzato a incrementare il numero delle palestre scolastiche, in quanto non vi è corrispondenza tra situazioni esistenti e fabbisogno di nuove strutture.

In particolare, proprio Puglia e Sardegna per le quali sono previsti rispettivamente 94 e 52 interventi finanziari, sono tra le regioni con il maggior numero di palestre scolastiche, come rilevato dal Portale unico del MIM.

© RIPRODUZIONE RISERVATA