Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Osserva gli oggetti con i tuoi alunni per studiare le figure piane

di Orazio Branciforti

Il curricolo di matematica prevede inizialmente lo studio della geometria piana poi, generalmente in terza, lo studio dei solidi. Ma la realtà che ci circonda è tridimensionale pertanto le forme geometriche presenti intorno ai ragazzi sono prevalentemente solide, potremmo quindi dire che per gli alunni i solidi sono più “concreti” mentre le figure piane sono più “astratte”.

Questa è una delle motivazioni che ha spinto l’autore a proporre l’osservazione dei solidi in prima, non per determinarne superfici e volumi ma per stimolare l’osservazione delle figure piane che ne costituiscono le facce, individuare lati e loro estremi in comune (spigoli e vertici).

Gli alunni conoscono le più comuni figure piane già alla fine della scuola primaria, non dovrebbero quindi trovare difficoltoso individuare gli elementi geometrici semplici e le figure piane visibili in un solido; con un po’ di approfondimento potranno riconoscere parallelismi e perpendicolarità, vari tipi di angoli…

La visione di solidi geometrici, la rotazione e lo sviluppo degli stessi è facilitata dalle numerose risorse della rete o da specifici software.

Partendo da una raffigurazione bidimensionale degli oggetti elaborata spontaneamente dagli alunni sul quaderno, si potranno inserire le corrette tecniche di rappresentazione avvalendosi della collaborazione degli insegnanti di Arte e di Tecnologia.

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