Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Ospiti al Quirinale

Il liceo scientifico Fermi di Sulmona e l’editore Laterza invitati dal Capo dello Stato

    Il 24 aprile, vigilia della ricorrenza della Liberazione, una delegazione del liceo scientifico di Sulmona e l’editore Giuseppe Laterza saranno ricevuti al Quirinale dal Presidente della Repubblica, che vuole congratularsi  per il libro “Il sentiero della libertà. Un libro della memoria con Carlo Azeglio Ciampi“. Il Capo dello Stato si è commosso quando ha avuto fra le mani la prima copia del volume, che è ormai in tutte le librerie.

   E’ la storia di quella tragedia della nostra patria divisa in due. Dello stesso Abruzzo diviso a metà, divenuto linea di confine, frontiera di guerra e di morte. Ma anche angolo di speranza per tutti coloro che, come il sottotenente Ciampi, volevano raggiungere le terre del Sud già liberate per riprender a combattere per la liberazione di tutta l’Italia e contribuire alla rifondazione morale e politica del  Paese. Erano oppositori al regime fascista, renitenti alla leva della Repubblica di Salò, ex prigionieri alleati.

   “Anch’io fui uno di loro – ha ricordato il Capo dello Stato, a Sulmona, nel maggio del 2001, inaugurando la prima edizione della manifestazione rievocativa de “Il sentiero della libertà”– Lasciai Sulmona, lasciai coloro che mi avevano accolto come un fratello, la sera del 24 marzo del 1944. In quelle giornate, in quei mesi di tragedia  e di gloria, le popolazioni di queste regioni diedero prova di straordinario eroismo e di grande spirito umanitario. In verità i sentieri della libertà attraversarono tutt’Italia, da nord a Sud, di montagna in montagna, di casolare in casolare, percorsi da migliaia di uomini e di donne”.

   E’ inusuale che una scuola intraprenda un filone di ricerca storica e lo porti avanti con caparbietà per oltre dieci anni (e la ricerca continua)  producendo una collana di quattro volumi, di cui l’ultimo ha interessato una casa editrice dell’importanza della Laterza, assicurandosi, quindi, una distribuzione e diffusione nazionali. Il primo volume fu “E si divisero il pane che non c’era”, che ha dato nome alla collana. Sono seguiti: “Spaghetti e filo spinato”, “Fuga da Sulmona” e, appunto, “Il sentiero della libertà”. L’occasione di quest’ultimo volume è stata anche offerta da una commossa rievocazione che le associazioni degli ex prigionieri inglesi hanno voluto celebrare ripercorrendo le “traversate” che da Sulmona raggiungevano le truppe alleate, oltre la linea Gustav, valicando l’aspro massiccio della Majella. Le pagine del diario che Ciampi tenne in quei giorni, costituiscono il nucleo centrale del libro: racchiudono il senso di una storia che si è voluto raccontare perché non se ne perdesse la traccia. Cosa possono sapere, infatti, i giovani dell’angoscia che riempiva le giornate  e le ore di quello che è stato il periodo più buio del secolo appena trascorso. Si sono volute raccogliere quelle memorie insieme a loro, attraverso le testimonianze di coloro che di quegli anni hanno conosciuto le quotidiane tragedie. Su quella linea della memoria che Ciampi, in occasione della prima inaugurazione dell’anno scolastico dal Vittoriale, ha voluto che si ispirassero  insegnanti e studenti italiani: “Cari ragazzi, provate voi a scrivere la storia d’Italia, raccogliete le memorie dei vostri nonni e dei vostri padri: di chi ha vissuto la guerra, la liberazione, la ricostruzione. Raccogliete le memorie dei vostri paesi, delle vostre città. I vostri insegnanti potranno aiutarvi (…). Quello  che la mia generazione ha vissuto, a voi può sembrare lontano. Ma è su questo che poggiano l’Italia di oggi e la stessa costruzione europea che voi siete chiamati a completare”.

 

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