Se il rapporto di alunni disabili per ogni docente di sostegno, pari a due (esattamente 1,97) dovrà diventare il punto di arrivo di una perequazione territoriale all’interno della nuova stabilizzazione del settore prevista dalla Finanziaria 2008, il sud dovrebbe cedere 2.089 posti di sostegno e le Isole altri 2.471, per complessivi 4.560 posti che verrebbero ridistribuiti al centro e al nord.

I conti sono presto fatti. Attualmente le regioni del sud hanno 48.055 alunni con disabilità per i quali sono stati nominati 26.458 docenti di sostegno: rapporto 1,82 al/doc. Con un rapporto pari alla media nazionale (1,97) con quegli stessi alunni il sud avrebbe diritto “solo” a 24.369 docenti di sostegno, cioè 2.089 in meno di quelli attuali.

Nelle Isole gli alunni H sono 24.856 con 15.076 docenti: rapporto 1,65. Applicando il rapporto medio nazionale di 1,97 avrebbero diritto “solo” a 12.605 posti di sostegno, cioè a 2.471 in meno.

I posti dovrebbero andare – secondo una logica di perequazione – al Centro (dove il rapporto è di 2,25 alunni disabili per docente di sostegno) per una integrazione di 2.213 unità, al Nord Ovest (rapporto 2,12) per 1.414 unità e al Nord Est (21,12) per 933 posti di sostegno.

Tra le province che trarrebbero beneficio da questa perequazione vi sono Roma e Milano che vantano un credito virtuale rispettivamente di 1.488 e di 715 posti di sostegno per l’attuale rapporto sfavorevole (2,47 alunni disabili per docenti di sostegno a Roma, 2,28 a Milano).

Sul fronte opposto Bari, con un rapporto di 1,58 alunni per docente, si trova ad avere 605 posti di docente in più, Messina 561 in più, Palermo 371 in più e Trapani 340.

Non sarà, comunque, facile perequare questi pesanti squilibri se l’operazione delle certificazioni delle disabilità secondo i parametri della Organizzazione Mondiale della Sanità non verrà applicata in modo coordinato sull’intero territorio nazionale.