Organi territoriali: il punto di vista del CNPI

Il Cnpi in questa prima seduta dell’anno scolastico 2002-03 non si occuperà solamente di sperimentazione, ma anche degli organi collegiali territoriali della scuola.
Sembra infatti che il Consiglio nazionale, già scottato da alcune mosse del ministro Moratti che in passato lo ha coinvolto a cose ormai fatte, intenda giocare questa volta d’anticipo, presentando una pronuncia su una delle riforme sull’agenda della Moratti, cioè quella degli organi territoriali.
Come si ricorderà, uno dei decreti di avvio dell’autonomia (n. 233/1999) prevedeva nuovi organismi in sostituzione dei consigli scolastici distrettuali, provinciali e nazionale (vedi Tuttoscuola NEWS n. 59 dell’8 luglio 2002).
L’allora ministro Berlinguer aveva previsto l’istituzione ex-novo del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, dei consigli regionali dell’istruzione e dei consigli scolastici locali. Avrebbero dovuto cominciare a funzionare nel settembre dello scorso anno, ma il ministro Moratti ne aveva subito disposto il rinvio di costituzione, prorogando il funzionamento dei vecchi consigli.
Ora le cose stanno così: una legge approvata a fine giugno e riguardante l’Amministrazione pubblica ha azzerato tutto, e il ministro dell’istruzione dovrà provvedere a istituire nuovi organi collegiali territoriali entro 18 mesi, cioè prima della fine del 2003.
Per questo anno scolastico, e forse per l’ultima volta davvero, i vecchi organismi collegiali continueranno a funzionare in proroga, anche senza una precisa funzione soprattutto sui territori. Basti pensare ad esempio ai consigli scolastici provinciali che facevano riferimento al provveditore agli studi, una figura che da otto mesi non esiste più.
C’è attesa dunque per l’orientamento in materia del Cnpi: non è da escludere una rapida istituzione dei nuovi organismi, forse già entro l’anno.