Ore di 50 minuti: testimonianze di scuola vissuta

Sono davvero numerosi gli interventi dei lettori, circa lo Speciale di Tuttoscuola (scaricabile gratuitamente dal sito) sulla durata delle ore di lezioni, che ha preso spunto dall’annuncio, da parte del governo lo scorso 18 dicembre, di porre fine alla consuetudine per cui la durata effettiva delle ore di lezione è di 50 minuti e non di 60. Questo link conduce ai commenti precedenti.

In questa pagina invece ospitiamo le riflessioni degli insegnanti Rita Ferri, Angelo Cuzzone, Sabino De Biase, Paola Chegai e di Roberto Berardi.

I lettori possono esprimere i loro commenti originali sul tema, scrivendoci a botta_e_risposta@tuttoscuola.com. Pubblicheremo gli interventi più interessanti.

Io sono docente alle medie dove per due anni abbiamo sperimentato l’ora di 50 minuti con recupero da parte dei docenti che svolgevano 21 unità orarie e 20 minuti di lezione ( comprese compresenze, mensa,  assistenza alla ricreazione) mentre gli alunni effettuavano 6 unità orarie ogni mattina.

Poiché ci siamo resi conto che era un’organizzazione troppo spezzettata abbiamo optato nuovamente per l’ora di 60 minuti. Però mio figlio che frequenta la scuola elementare ha una mattina con 3 unità orarie di 50 minuti e due di 55.

Quando ho visto l’orario mi sono subito chiesta se c’era qualche motivazione pedagogica o legislativa a questa scelta organizzativa (ma non l’ho trovata). Vorrei quindi chiedere ai lettori di Tuttoscuola se sono a conoscenza di altre scuole elementari che hanno scelto l’ora di 50 minuti.

Rita Ferri

…nella mia scuola, come in tutte le scuole in cui ho fatto servizio(Nord e Sud) le ore erano e sono sempre ridotte senza alcun obbligo di recupero.

Ritengo, comunque, per una questione di correttezza rispetto al “privato”, fare le ore di 60 min.

Poi le 36 ore per gli IT -superiori  non vanno bene, …l’ultima ora è spesso improduttiva (..a quella età e all’ultima ora i ragazzi hanno solo in mente un bel piatto di pasta e una bella bistecca). Ben vengano le 32 ore!! ( vedi licei ).

P.S.: per me la riforma della secondaria superiore, doveva partire già dal prossimo anno!!

Angelo Cuzzone

Io insegno in un Istituto Superiore  della Valtellina; gli alunni sono per la stragrande maggioranza pendolari e ciò comporta una difficoltà di orario dei mezzi pubblici sia per l’andata che per il ritorno. L’orario scolastico, purtroppo, è di 50 minuti non per nostra volontà ma per permettere agli alunni di poter evitare lunghe attese sia per l’arrivo a scuola che per il ritorno a casa. Comunque voglio sottolineare che se i 50 minuti sono pieni di attività didattica e quindi proficui, son sempre meglio che farne 60 con attività didattica ridotta a far chiacchiere inutili o dicendo barzellette o sparlando di tutto e di più senza quindi fare una seria lezione.

Sabino De Biase

La mia testimonianza giunge dall’esperienza.

Lavoro nella stessa città del prof. Teresio Fraire, di cui avete pubblicato l’intervento in qualità di  Preside di scuola salesiana, ma io sono dipendente sull’altro “fronte” – per così dire – della scuola cittadina, la media statale.

Da anni il Collegio dei Docenti ha scelto un orario di 53 minuti di unità oraria, ma nessuno di noi docenti ha mai lavorato per meno di 60!

Abbiamo sempre recuperato TUTTO e TUTTI  e le ore di FLESSIBILITA’ ORARIA sono state preziosissime per l’alfabetizzazione e per le attività di recupero disciplinare.

Siamo aperti ai cambiamenti e ai miglioramenti, ma per carità! Non diamo spazio a sciocche e superficiali critiche mediatiche che reputano tutti i dipendenti statali – docenti fannulloni.

Piuttosto, chiediamoci quanto lo Stato ha risparmiato, nel nostro caso, con la  flessibilità oraria e quanto NON potremo più fare con le ore da 60 minuti e nessun fondo che ci aiuterà.

O meglio, non aiuterà i nostri ragazzi.

Paola Chegai

Mi sembra che il tema sia stato affrontato in modo quanto meno superficiale perché esistono molti motivi e molti modelli di ore da 50 minuti.

1) Nel caso di riduzione dell’ora per consentire il trasporto degli alunni in alcune scuole viene accorciata solo l’ultima ora di lezione. In altri casi la riduzione dell’ultima ora viene divisa su tutte quelle della mattinata perdendo solo alcuni minuti per ogni ora. Altre situazioni adottano soluzioni ancora differenti. Quindi generalizzare è banalizzare.

2) Quando l’ora viene ridotta a 50 minuti trasformandola in un modulo e al posto di 30 ore si fanno 36 moduli non esiste nessuna illegittimità ma si ricade nell’ambito dell’autonomia scolastica.

3) Poi esistono i furbi, ed è questi che devono essere colpiti dagli strali del ministero, che nel pof, e quindi nelle richieste di organico chiedono il tempo prolungato a 36 ore, con relativo organico, e poi a causa di situazioni ambientali non idonee (trasporti, mancanza di mense ecc.) organizzano il tempo scuola su 36 moduli da 50 minuti facendo finta di fare 36 ore ma andando a scuola dalle 8 alle 13 per un totale di 30 ore reali. In questo caso chi doveva controllare o concedere l’autorizzazione dov’era?

Ritorno quindi alla premessa: è corretto e giusto denunciare gli abusi, soprattutto quando la furberia di pochi danneggia i tanti, ma sempre le informazioni devono essere corrette e soprattutto complete.

Roberto Berardi

I lettori di tuttoscuola.com sono invitati a dire la loro su questo tema, scrivendo a botta_e_risposta@tuttoscuola.com. La redazione pubblicherà le risposte più significative. Analogamente, coloro che vogliono proporre nuovi temi di discussione possono scriverci al medesimo indirizzo botta_e_risposta@tuttoscuola.com.