Orario settimanale fisso e ora flessibile

Ora da 60 minuti o da 50? Dal prossimo anno, in particolare nella scuola secondaria riformata, non dovrebbero esserci più sconti orari per cause di forza maggiore (se il Miur puntualizzerà formalmente questa novità), ma è bene precisare che la questione riguarderà l’orario settimanale non le singole ore.

Lo sconto orario previsto da lontane circolari ministeriali era finalizzato a ridurre complessivamente l’orario settimanale e giornaliero per contenere le lezioni nell’arco della mattinata. La riduzione delle singole ore serviva, quindi, ad ottenere un orario complessivo più ridotto.

Il richiamo di questi giorni all’ora da 60 minuti va nella stessa direzione di assicurare, appunto, l’orario giornaliero e settimanale, ma non di imporre in ogni scuola lezioni della durata esatta di 60 minuti.

Resta, infatti, intatta la disposizione contenuta nel regolamento dell’autonomia scolastica (art. 4 del DpR 275/1999) che riconosce alle istituzioni scolastiche la possibilità di definire le unità di insegnamento con durata flessibile, fermo restando l’obbligo di recupero.

Le scuole, nella loro autonomia didattica, possono infatti adottare “La definizione di unità di insegnamento non coincidenti con l’unità oraria della lezione e l’utilizzazione degi spazi orari residui”