Orario di lavoro dei professori, avete scritto a Tuttoscuola…

Il tema della quantificazione del lavoro dei docenti, anche in relazione alle recenti modifiche normative proposte dall’esecutivo che proponevano un aumento di orario a parità di stipendio, sembra essere uno dei temi che più sollecitano le reazioni dei nostri lettori, che mai come negli ultimi tempi ci hanno scritto per dire la loro sull’effettivo orario di lavoro svolto e su come la pensano al riguardo.

Lo hanno fatto in tutti i modi disponibili, sia commentando attraverso la piattaforma Disqus i due articoli da noi dedicati al tema (I prof lavorano 40 ore alla settimana? e Tra i professori stessa retribuzione e differenti carichi lavoro), sia attraverso il nostro canale Facebook, sia scrivendo email alla nostra redazione (e di queste ultime abbiamo pubblicato immediatamente le prime due nella rubrica Botta&Risposta).

Diciamo subito che la maggioranza dei lettori si ritrova nel calcolo riportato nella lettera al Corriere della Sera di sabato scorso. Così si esprimono Francesca Isella, Giuseppina D’isanto, Marta Giraudo (che scrive in qualità di insegnante della scuola primaria, con un maggior carico di lezioni frontali), Claudio G. Godani, Mattia Ruffo (per il quale l’orario settimanale arriva alle volte anche a 47 ore), Andrea Fontana, Papi1000, Olobrutto, Raffaella Arpiani, e Alessio Trione.

Non manca chi contesta questi calcoli, anche con toni piuttosto aspri. Scrive polemicamente Massimopri: “I dati riportati dai due docenti sono gonfiati in quanto diverse voci vengono considerate due volte sotto forma diversa in modo da far moltiplicare gli impegni. La soluzione è semplice. Basta svolgere tutto il lavoro a scuola come non hanno mai voluto i sindacati. In tal modo il sommerso emerge. Verosimilmente un impegno di 5 ore settimanali oltre l’orario di servizio previsto dal Contratto di lavoro sono sicuramente sufficienti”.

D’altra parte, molti altri lettori, dicono che il carico orario è nettamente superiore alle 40 ore settimanali: Lucia Aletti ricorda in più i tempi per “le prove di recupero per i “rimandati” che avvengono a partire dal 25/26 agosto; tenendo conto che per chi deve fare gli esami di stato le ferie non iniziano prima del 11/12 di Luglio! Facendo bene i conti potrebbe capitarti di non poter neppure fare le 6 settimane di ferie che spettano a tutti i lavoratori!!!Mariella Abruzzese aggiunge “anche gli esami integrativi e di idoneità agli inizi di settembre per i quali non siamo retribuiti e non tutti i docenti fanno…..vedi educazione fisica, religione……Attilio Pasqualini, da docente di Scienze naturali, ricorda i maggiori carichi degli insegnanti di “discipline scientifico-sperimentali i quali devono anche progettare, organizzare e valutare le attività di laboratorio”.

Molti altri dei lettori polemizzano contro le condizioni di lavoro – fatte salve le ore di lezioni – all’interno delle scuole, non adatte a svolgere tranquillamente il lavoro supplementare, mentre altri ricordano come tutti gli strumenti di ausilio e di aggiornamento siano correntemente acquistati dai docenti. Non si manca però di ricordare come molti insegnanti svolgano attività professionali e ben retribuite nel tempo libero (ne parlano Fabiola, Chiara Napoli, Benignoangela e Fio), e questa caratteristica è vista con una certa diffidenza.

Altri lettori invitano a non svilire la questione parlando solo di monte orario, ma ad inquadrarla da più prospettive. È il caso di Stefania Parogni Gnagni, Candidadetoma, ancora Chiara Napoli, e Luisa Giordani.

Da ultimo, ci hanno scritto due begli interventi i docenti di scienze motorie, additati a privilegiati per il fatto di non avere compiti a casa da correggere, impegni soverchi per le lezioni da preparare e nessun rimandato da esaminare ai primi settembre, né esami di Stato da svolgere: Laura Dal Piaz ha ricordato che “l’Insegnante di S.M.S. ha 9 classi (quest’anno io 10). Ciò non esonera l’Insegnante di Scienze Motorie dal preparare le lezioni (anche solo preparare la palestra e gli attrezzi da utilizzare, vista l’assenza di personale ATA) le tabelle per le valutazioni, le tabulazioni e quant’altro serva”; Luigi Mazzolari rivendica con giusto orgoglio: “Sono un insegnante di educazione fisica di scuola media, 40 anni di insegnamento e 60 anni: mai un’assenza per malattia. Ho avuto per anni due scuole, palestre distanti anche 1 km dalla sede, doppi impegni  dai collegi docenti ai colloqui dai consigli agli esami tutti gli anni fino al 30 giugno. Ho fatto parte per 30 anni del consiglio di Istituto, vicepreside, 9 anni rsu, funzione strumentale per le attività sportive, comitati di valutazione, tutor di insegnanti anche di  lettere ecc. segretario per verbali consigli di classe, responsabile della sicurezza, docente incaricato per la informatizzazione dei giudizi e dei voti di tutta la scuola, organizzo quasi tutte le gite scolastiche”.

Continuate a scriverci, su questo argomento e su altri, attraverso i canali dedicati: email, canale Facebook e piattaforma di discussione sotto a ogni articolo.