Ok del Senato agli scatti: soddisfazione sindacale

Il Senato ha approvato il decreto legge 3/2014 per assicurare gli scatti di anzianità del personale scolastico, docente e ATA. Il decreto dovrà essere convertito definitivamente dalla Camera per poi consentire il passaggio contrattuale all’ARAN.

Soddisfazione sindacale per lo scampato pericolo e nuovi commenti.

La Cisl-scuola: le modifiche con cui il Senato ha approvato il disegno di legge di conversione del decreto-legge 3/2014, frutto anche di una pressione sindacale di cui la Cisl Scuola è stata uno dei principali protagonisti, pur senza risolvere tutti i problemi sul tappeto costituiscono un buon risultato, soprattutto per il personale ATA, che rischiava una fortissima decurtazione del salario attraverso il minacciato recupero di somme erogate a partire da settembre 2011.

Il pericolo è scongiurato e c’è ora la possibilità di dare copertura anche alle attività svolte per tutta la durata dell’anno scolastico in corso.

Lo Snals: L’emendamento approvato evita, non solo la restituzione delle somme percepite, ma garantisce anche la continuità del servizio per tutto il corrente anno scolastico. È evidente a tutti che, oltre all’impatto negativo sulle retribuzioni nei confronti del personale, la sospensione di attività particolarmente delicate e necessarie all’utenza scolastica, basta citare tra le altre il supporto agli alunni diversamente abili e la sostituzione del DSGA in caso di assenza, avrebbe avuto un impatto fortemente negativo sulla qualità del servizio fornito dalle istituzioni scolastiche.

Seguiremo, ovviamente, con attenzione il prossimo passaggio alla Camera dei Deputati e opereremo affinché  venga dato il più rapidamente possibile il definitivo via libera al provvedimento.

La Flcgil: È sicuramente importante che il Senato abbia approvato il provvedimento sugli scatti e un emendamento che salva le retribuzioni per le posizioni economiche del personale ATA fino al 31 agosto 2014. Ma non siamo disponibili a sottoscrivere alcuna intesa che preveda di ridurre ulteriormente il fondo per il miglioramento dell’offerta formativa e siamo contrari al reperimento dei fondi per il mantenimento delle posizioni economiche attraverso il taglio ai finanziamenti per l’autonomia scolastica (legge 440/1997).