Oggi il Cdm con il piano scuola

“Chi dice che mancano le coperture? Io i soldi li ho, fino a 20 miliardi. Ho tutte le coperture. Ne ho anche di più. Arrivo fino a 20 miliardi. Tutti nel 2014. Non li utilizzerò nella totalità, ma almeno 10 miliardi sono sicuri”.

Lo ha assicurato il premier Matteo Renzi a poche ore dal Consiglio dei ministri, annunciato per il pomeriggio di oggi, chiamato a varare il taglio del cuneo fiscale, il  jobs act, il piano scuola, le nuove misure per la casa.

Renzi, in un colloquio con il “Sole 24 Ore”, ha puntato il dito contro critici, detrattori e scettici sui provvedimenti da lui preannunciati, non volendo sentir parlare di “mancanza di coperture” e “rinvii”.

“Basta con le resistenze, con i dubbi, i frenatori: ho le cifre qui davanti, posso entrare nel dettaglio, non capisco – ha messo in guardia il premier guardando dentro e fuori i nostri confini- chi ha interesse a metterlo in dubbio”.

Il presidente del Consiglio non ha sciolto l’incognita se in Cdm andranno decreti o disegni di legge, insistendo sul concetto di progetto complessivo del suo Governo. “A me – ha detto – interessa che dal 27 aprile, prima delle elezioni Ue, gli italiani  che oggi faticano a far quadrare il loro bilancio familiare, avranno un bel pò di soldi in più in busta paga. Questo è il mio impegno. L`importante è che tutti i provvedimenti necessari siano approvati in tempo perché questo obiettivo sia mantenuto”.

E il capo del governo non ha difficoltà ad esibire cifre e poste delle coperture assicurate. “Ho l`elenco – ha detto – qui davanti: 7 miliardi è quello che si può ottenere attraverso la spending di Cottarelli. 6,4 miliardi è la differenza tra il 2,6% tendenziale del deficit/ Pil e il 3 per cento che è il vincolo europeo. 3 miliardi è il dividendo dei tassi bassi. 1,6 miliardi arrivano dalla maggiore Iva per i pagamenti alle imprese. 2 miliardi dal rientro dei capitali”.

 “Di quei 7  – ha precisato Renzi – ne userò solo 5, ma ci sono. Capisco che i funzionari frenino, capisco che se voglio tagliare gli stipendi ai dirigenti questi dicono che non si può fare. Ma io taglierò per 500 milioni la fascia alta delle retribuzioni dei dirigenti pubblici, via le consulenze, taglio sulla spesa per beni e servizi, 200 milioni in meno di costi della politica, tagli alla difesa”.