Obbligo vaccinale del personale scolastico e resistenze di docenti no vax

Primo giorno di obbligo vaccinale anche per il personale scolastico e situazioni in cerca di assestamento per tentare di dare attuazione alle nuove norme, salvaguardando la regolarità del servizio. Dal ministero dell’istruzione – da cui nei giorni scorsi erano state impartite disposizioni in merito – non si segnalano criticità, ma dai territori arrivano invece prime notizie di un avvio non sempre tranquillo con alcune situazioni da chiarire.

Mentre sono diversi i docenti e il personale Ata che si sono adeguati all’obbligo vaccinale, sembra invece esserci in atto una specie di resistenza passiva da parte di chi fino a ieri se la cavava con il tampone consentito dal green pass normale, ma che da oggi può stare a scuola solo se vaccinato.

Peraltro, in queste posizioni di resistenza sono confortati anche da taluni sindacati che ritengono incostituzionale l’obbligo e stanno promuovendo ricorsi contro la disposizione ministeriale applicativa della legge.
Tra i casi di resistenza o di opposizione si registrano, ad esempio, assenze improvvise da oggi per una durata di diversi giorni con varie giustificazioni, da parte di questo personale no vax.

Altri rifiutano la raccomandata a mano del dirigente scolastico con la diffida a regolarizzare la propria posizione.
Sembra insomma che si voglia tentare in qualche modo di arrivare fino all’ultimo giorno di scuola prima della sospensione delle lezioni per le festività natalizie per salvare anche le eventuali sospensioni dello stipendio.

Molti dirigenti scolastici sono in comprensibile difficoltà e avrebbero bisogno di ulteriori indicazioni da parte del ministero.

Si tratta forse di casi non molto diffusi, perché originati da personale no vax che, stando ai dati del ministero della salute, è minoranza notevole dentro la scuola (4-5%), ma laddove quelle resistenze si verificano i dirigenti sono in difficoltà e non possono essere lasciati soli ad arrangiarsi.

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