Obbligo scolastico dai 3 ai 18 anni. La proposta allo studio del Governo

Al primo tavolo sulla scuola dello scorso 17 febbraio, a palazzo Chigi, i partiti di maggioranza si sono presentati divisi: il Pd ha riproposto l’innalzamento dell’obbligo scolastico, da 3 a 18 anni (ricordiamo che oggi l’istruzione è obbligatoria da 6 a 16 anni), la gratuità dei libri di testo e il tempo pieno. Il M5S ha ribattuto su lotta alla dispersione scolastica, rilancio dell’istruzione tecnica e professionale, e priorità agli studenti disabili.  Sull’ipotesi di innalzamento dell’obbligo scolastico ci sarebbero già delle aperture nella maggioranza. La proposta è stata già lanciata dal Pd negli giorni scorsi e ora ripresentata da Leu. L’obbligo scolastico, quindi comprenderebbe anche la scuola dell’Infanzia, al contrario di quanto avviene oggi. “La maggioranza vola alto sui temi della scuola”, afferma il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, al termine dell’incontro.

Sull’obbligo scolastico tra i 3 i 18 anni è intervenuta la stessa Azzolina, spiegando che “si aprirà una riflessione. Ma tengo a sottolineare che abbiamo dei dati di dispersione scolastica devastanti in particolare al Sud. Perdiamo il 30% degli studenti, non arrivano nemmeno a 16 anni. Poi c’è la fascia 0-3 anni che va valorizzata. Abbiamo bisogno di asili nido. Le mamme hanno diritto di avere asili nido, non devono lasciare il lavoro”.

Nicola Fratoianni, facente parte della delegazione di Leu, parla di un “incontro lungo, molti temi in discussione, c’è spazio per discutere su molte questioni. Su questi temi c’è un buon clima, anche se punti di vista diversi. Una delle proposte è stata l’estensione dell’obbligo scolastico da 3 a 18 anni. Un tema che consideriamo importante. Estendere i percorsi formativi ed estendere l’obbligo significa consentire a tutte e tutti di partecipare.a questi percorsi formativi”.