Nuovo esame Terza Media: anche la Cisl Scuola avanza dubbi sulla costituzionalità

“La bozza di OM sugli esami di Stato al termine del primo ciclo di istruzione è quella che sta sollecitando il maggior numero di osservazioni, alcune di natura sostanziale. Infatti, sembra esser venuto meno ogni elemento caratterizzante l’esame di stato e questo solleva diversi dubbi anche alla luce dell’art. 33 della Costituzione.  Il Diploma infatti costituisce pur sempre un titolo di studio avente valore legale ed appare difficile rintracciare nell’Ordinanza i tratti che potrebbero ricondurre la procedura prevista ad un esame, sia pure fortemente semplificato”. È un passaggio del commento che il settimanale Dirigenti della Cisl Scuola ha dedicato alle bozze di ordinanze sugli esami e sulla valutazione degli alunni.

Tuttoscuola, già all’indomani della pubblicazione del decreto legge n. 22 dell’8 aprile (cioè un mese fa), aveva segnalato un possibile vulnus di incostituzionalità (art. 33). Una opinione che trova ora autorevole conferma da parte del sindacato più rappresentativo del mondo della scuola.

In occasione dell’audizione in Commissione istruzione del Senato Tuttoscuola aveva suggerito la correzione di quanto previsto dal decreto legge (e ora recepito conseguentemente dalla bozza di ordinanza sull’esame del primo ciclo). Alcuni senatori hanno presentato uno specifico emendamento per riportare all’interno dell’esame il colloquio (in presenza o in modalità telematica), come peraltro previsto per l’esame di maturità, proprio come avvenne in occasione del sisma dell’Aquila nel 2009 e dell’Emilia nel 2012 per entrambi gli esami di Stato al termine del I e del II ciclo.