Nuovo anno scolastico: circa 8 milioni di studenti sui banchi. E con loro un esercito di migliaia di supplenti in cattedra

Si annuncia ancora una volta – e forse più degli anni scorsi – un avvio di anno scolastico all’insegna della precarietà. Una precarietà riferita soprattutto all’aumento del numero di posti privi di docenti titolari, molti dei quali dovranno essere coperti da insegnanti precari. Infatti a settembre sarà in cattedra 1 docente supplente ogni 5.  Restano poi i nodi del nuovo concorso e del decreto salva-precari. Ma ci sono i nuovi presidi. E l’Invalsi conterà per la maturità

Come segnalato poco tempo fa anche da Repubblica.it, rispetto al normale turn over che ogni anno registra circa 20 mila pensionamenti di docente, quest’anno per effetto di quota 100 se ne sono aggiunti altri 22 mila (esattamente 22.197), acuendo un fabbisogno non immediatamente colmabile con nuove assunzioni.

Al termine della mobilità del personale docente, secondo gli ultimi dati elaborati da Flc-Cgil, dopo gli accantonamenti per le immissioni in ruolo, sono rimasti vacanti nella scuola dell’infanzia 4.082 posti di cui 2.939 comuni e 1.143 di sostegno, nella scuola primaria 12.399 posti di cui 6.897 comuni e 5.502 di sostegno, nella secondaria di I grado 24.586 cattedre di cui 17.317 comuni e 7.269 di sostegno, nella secondaria di II grado 23.082 cattedre di cui 20.617  comuni e 2.465 di sostegno.

Il totale complessivo è quindi di 64.149 posti di cui 47.770 comuni e 16.379 di sostegno.

A questi posti vacanti nell’organico di diritto dovranno essere aggiunti altri posti in organico di fatto: circa 17mila spezzoni di cattedra e circa 77 mila posti di sostegno in deroga.

Il fabbisogno complessivo di docenti con contratto a tempo determinato arriverà, pertanto, alla ragguardevole cifra di oltre 158 mila unità tra supplenti annuali e supplenti fino al 30 giugno.

A questo totale da record dovranno essere aggiunti altri 2 mila supplenti annui che dovranno ricoprire altrettanti posti lasciati liberi dal 1° settembre p.v. dai vincitori del concorso DS.

Sarà alla fine un esercito di 160 mila precari quello che nei primi mesi del prossimo anno scolastico sarà nominato per assicurare (purtroppo e ancora una volta non dal primo giorno di scuola) la ‘normalità’ del servizio. 

Le Mad

Quest’anno è previsto un record di contratti lunghi anche per i neolaureati o gli universitari che si metteranno a disposizione dei presidi secondo la procedura «Mad». Im parole povere, se un preside non trova un insegnante in graduatoria può rivolgersi a loro. I rischi maggiori sono destinati agli studenti con disabilità che richiedono l’insegnante di sostegno: secondo quanto riportato dal corriere.it, i conti fatti dai sindacati in questi giorni certificano la mancanza di 60 mila professori specializzati per quest’anno scolastico: si procederà cercando nelle altre graduatorie con supplenti vari.