Nuovi poteri ai presidi! Ma i presidi non ci sono…

In questi giorni è stata messa in evidenza la situazione di circa 1.700 istituzioni scolastiche che si troveranno a cominciare il nuovo anno scolastico prive del dirigente scolastico.

Per legge 385 di quelle istituzioni non possono avere il capo d’istituto titolare in quanto sottodimensionate (e sono governate da un dirigente reggente titolare in altra scuola), ma le altre, invece, sono proprio completamente prive del dirigente titolare.

L’Anp ha calcolato che saranno necessarie 1.740 reggenze per coprire sia le sedi sottodimensionate che le circa 1.300 sedi normali (comprese molte sedi dei 126 CPIA per gli adulti funzionanti dal prossimo settembre): una situazione di emergenza che tocca un quinto delle istituzioni.

La grave mancanza di dirigenti scolastici (va aggiunta anche la criticità dei concorsi per dirigenti di Lombardia, Toscana e Campania) non è l’effetto della Buona Scuola, ma rappresenta comunque un grave vulnus per l’avvio della riforma che proprio intorno al dirigente scolastico fa nuotare buona parte dell’innovazione.

Una parziale soluzione-tampone può venire con la sanatoria/promozione a dirigente scolastico degli idonei del precedente concorso dalla legge sulla Buona Scuola che al comma 92 consente di coprire fino al 20% dei posti vacanti, assumendo i candidati risultati idonei nell’ultimo concorso per dirigenti. Meglio che niente, ma occorre agire subito, perché il nuovo anno scolastico è dietro l’angolo: “Per garantire la tempestiva copertura dei posti vacanti di dirigente scolastico, a conclusione delle operazioni di mobilità e previo parere dell’ufficio scolastico regionale di destinazione,  fermo restando l’accantonamento dei posti destinati ai soggetti di cui al comma 88, i posti autorizzati per l’assunzione di dirigenti scolastici sono conferiti nel limite massimo del 20 per cento ai soggetti idonei inclusi nelle graduatorie regionali del concorso per il reclutamento di dirigenti scolastici bandito con decreto direttoriale del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca 13 luglio 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4ª serie speciale, n. 56 del 15 luglio 2011. Il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, con proprio decreto, predispone le necessarie misure applicative” (art. 1, comma 92, legge 107/15). Che si affretti a farlo. Ma va detto che ancora una volta si ricorre ad una scorciatoia legislativa per coprire un’emergenza a scapito di un puntuale, regolare percorso di reclutamento.