Nuove regole su quarantene, niente tamponi e DaD solo per i non vaccinati: pressing delle Regioni sul Governo

Obiettivo: semplificare. A questo puntano le Regioni che hanno iniziato il loro pressing sul Governo. Il sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso, ha dichiarato che a “stretto giro” si approveranno le nuove regole su quarantene e DaD riservata esclusivamente ai non vaccinati. Tra le altre cose è in discussione anche la proposta di eliminare i tamponi per i rientro in presenza, mantenendo l’autosorveglianza. Previsto per le prossime ore un nuovo tavolo tecnico tra Regioni e Ministero della Salute.

Intanto le Regioni si sono incontrate lo scorso 25 gennaio e il loro fronte è apparso compatto: vogliono fare in modo che sia garantita la scuola in presenza a tutti gli alunni vaccinati. “Basta caos nelle scuole – ha dichiarato il governatore della Toscana, Eugenio Giani -: chi è vaccinato con tre dosi non deve andare in Dad. Restino a casa solo i positivi e chi non è vaccinato“. D’accordo con le sue parole anche il presidente del Lazio, Nicola Zingaretti: “Le attività scolastiche non vanno sostituite dalla Dad quando bambini e ragazzi sono vaccinati e non ci sono sintomi. Su questo – ha aggiunto Zingaretti – c’è bisogno di un intervento chiaro a tutela delle famiglie e della scuola. Si può combattere il Covid e semplificare vita persone con regole chiare“.

Sono sempre più numerose le segnalazioni di famiglie bloccate in casa dal caos di regole complicate, spesso attuate diversamente da dirigenti scolastici che faticano a raccapezzarsi – ha evidenziato il presidente della Lombardia, Attilio FontanaServe una semplificazione e soprattutto una continuità didattica per i ragazzi, per gli insegnanti e per le famiglie“.

 Tra le proposte, anche quelle di equiparare il periodo di quarantena tra gli studenti e il resto della popolazione e di superare il fatto che con “un caso positivo si torna tutti a casa”, riducendo la quarantena anche nelle scuole dell’infanzia. A creare intoppi anche i tamponi a cui gli studenti devono sottoporsi per poter proseguire le lezioni in presenza o per il rientro in aula. Per questo motivo l’assessore alla sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, lancia la proposta di eliminare i test. Chi ha completato il ciclo vaccinale – ha spiegato – “deve essere libero senza certificazioni e tamponi“. Della stessa idea anche i dirigenti scolastici: “Bisogna valutare l’ipotesi di fare a meno dei tamponi dove è possibile – ha sottolineato il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli -, ma serve ovviamente una valutazione di tipo sanitario. L’alternativa – ha aggiunto – sarebbe quella di ampliare la rete territoriale dei soggetti che possono effettuare i tamponi“.

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