Nuove Indicazioni Nazionali, Valditara: ‘Dalla primaria elementi base di Informatica. Formazione mirata per i docenti sull’IA e sui suoi rischi’

L’intelligenza artificiale è destinata a giocare un ruolo sempre più rilevante nella scuola del futuro. Ma per evitare rischi legati a un suo uso improprio, il Ministero dell’Istruzione ha deciso di avviare una formazione mirata per i docenti. Lo ha annunciato il Ministro Giuseppe Valditara a margine del primo summit italiano dedicato alla scuola e all’IA, “Next Gen AI”, tenutosi a Milano. Secondo il Ministro, l’introduzione delle nuove tecnologie in aula richiede competenze specifiche, per cui sono stati destinati ben 450 milioni di euro, provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), proprio per la formazione del corpo docente.

Valditara ha sottolineato l’importanza di attuare “buone pratiche” nell’uso delle tecnologie, ricordando anche la necessità di affrontare temi cruciali come il cyberbullismo. “Vogliamo avviare una serie di iniziative per sensibilizzare e diffondere pratiche che possano contribuire a ridurre i rischi online e promuovere un uso responsabile della tecnologia”, ha aggiunto. In questa direzione, il Ministro ha annunciato anche un incontro a Roma, presso il Ministero, per condividere esperienze e soluzioni tra le scuole che già applicano politiche di contrasto al cyberbullismo.

L’intelligenza artificiale, secondo Valditara, deve essere “governata” e utilizzata in modo consapevole, senza mai dimenticare l’importanza della personalizzazione nell’insegnamento e il ruolo centrale dei docenti. Il Ministro ha ricordato che l’Italia è tra i primi Paesi a sperimentare l’uso dell’IA nella didattica, con progetti pilota già attivi in diverse regioni italiane. In particolare, la Calabria, con il Comune di Palmi nella Locride, è stata la prima a iniziare questo percorso, seguita da scuole in Lombardia, Lazio e Toscana. Valditara ha anche anticipato che il prossimo anno l’iniziativa si estenderà a un numero maggiore di scuole e regioni.

Una delle novità più significative che accompagneranno l’introduzione dell’IA nel sistema scolastico è l’integrazione di elementi di informatica sin dalla scuola primaria. Valditara ha spiegato che, nelle nuove Indicazioni Nazionali, i bambini inizieranno a conoscere concetti di base legati all’informatica e agli algoritmi fin dai primi anni di scuola, un passo fondamentale per prepararli al futuro digitale.

L’uso dell’intelligenza artificiale nella didattica si articolerà su due livelli. Il primo consiste nell’impiego di assistenti virtuali, che aiutano nel correggere gli esercizi e nell’indicare le lacune, permettendo ai docenti di personalizzare maggiormente il percorso educativo. Il secondo livello riguarda l’intelligenza artificiale generativa, che è in grado di creare contenuti didattici specifici per ciascun studente, adattandosi alle sue necessità e permettendo una didattica ancora più mirata.

Il Ministro ha infine ribadito che l’introduzione dell’IA in aula non dovrà mai compromettere il valore umano dell’insegnamento.L’intelligenza artificiale è una risorsa, ma è il docente a rimanere il protagonista dell’insegnamento“, ha concluso Valditara, esprimendo soddisfazione per i riscontri positivi ricevuti finora. Il prossimo passo, infatti, sarà l’organizzazione di un summit internazionale sull’IA nella scuola, in cui si discuterà di come sfruttare al meglio queste nuove tecnologie, mantenendo sempre al centro il benessere degli studenti e la qualità dell’insegnamento.

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