Nuove frontiere della pedagogia: il Service Learning
Il Service-Learning è un nuovo metodo pedagogico-didattico che unisce due elementi: il Service, inteso come volontariato per la comunità e il Learning, l’acquisizione di competenze professionali, metodologiche e sociali.
Il metodo è riconosciuto in ambito internazionale, tanto che alcuni Ministeri dell’Istruzione – Svizzera e Olanda in Europa, Argentina, Cile, Uruguay in Sud America – hanno già adottato un programma in materia.
Se ne parla a Roma lunedì 8 giugno in occasione di un convegno internazionale promosso dalla Pontificia Accademia delle Scienze in Vaticano. Interverranno tra gli altri Luigi Berlinguer, Francesco Bonini (Rettore della LUMSA), Monsignor Vincenzo Zani (Segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica). In tale circostanza viene anche presentato un progetto di sperimentazione nazionale italiano, promosso dal Miur con la collaborazione della Scuola di Alta Formazione EIS (‘Educare all’Incontro e alla Solidarietà’), diretta dal prof. Italo Fiorin, dell’Università LUMSA, che interesserà diverse regioni italiane.
Il metodo consiste nella predisposizione di situazioni didattiche nelle quali gli studenti possono ulteriormente sviluppare le loro competenze professionali, metodologiche e sociali impegnandosi in un servizio alla comunità.
Non si tratta di semplice volontariato, con cui ha comunque in comune i valori della gratuità e della solidarietà: il Service Learning è strettamente connesso agli apprendimenti curricolari, che intrecciandosi con l’azione pratica possono essere acquisiti più in profondità.
Il Service Learning, spiega il prof. Fiorin, "pur non rientrando nell’ambito delle didattiche speciali, è un approccio pedagogico efficace anche per la realizzazione di percorsi inclusivi: scardinando infatti un approccio di tipo esclusivamente assistenziale, il Service Learning rende gli alunni con bisogni educativi speciali soggetti attivi di un processo di aiuto verso gli altri. Ciò potrebbe contribuire ad implementare nella scuola italiana, già all’avanguardia a livello europeo e mondiale, la cultura della solidarietà e dell’accoglienza".
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