Nuova rete scolastica ed esoneri del vicepreside

Nel clima di incertezza politica e di forte fibrillazione all’interno della maggioranza non è possibile fare previsioni sul futuro del decreto legge 98 relativo alla manovra di stabilizzazione finanziaria, anche se alcune defezioni del FLI sembrano avere rafforzato nei numeri la maggioranza alla Camera.

Quasi certamente verrà posta, ancora una volta, la fiducia sul provvedimento con un possibile, rituale maxiemendamento che raccoglierà emendamenti correttivi e integrativi sulla manovra.

Cambierà qualcosa dell’art. 19 ‘Razionalizzazione della spesa relativa all’organizzazione scolastica?’

Dalle prime bozze al testo finale sono state diverse le novità e i cambiamenti decisi in poche ore ed è quindi possibile che lo stato di incertezza che ha accompagnato le decisioni sulla scuola permanga anche nel corso della conversione del decreto legge con qualche altro piccolo colpo di scena.

Quel che sembra destinata ormai a non cambiare tanto è la ridefinizione della rete scolastica prevista con tre disposizioni incrociate:

– l’innalzamento del limite ordinario di dimensionamento delle istituzioni scolastiche che fa salire il numero di studenti da 500-900 ad almeno 1000;

– la trasformazione di tutte le istituzioni scolastiche del 1° ciclo in istituti comprensivi;

– l’esclusione della presenza della figura del dirigente scolastico nelle istituzioni scolastiche sotto i 500 alunni.

La norma aggiuntiva della cancellazione dell’esonero/semiesonero del docente vicario di istituzioni scolastiche di media grandezza (potrebbe saltare un migliaio di posti), nel nuovo quadro di attuazione del dimensionamento delle istituzioni scolastiche secondo i nuovi parametri numerici di popolazione scolastica, inciderà sul numero dei posti disponibili per il conferimento di incarichi d’insegnamento.