Nuova funzione docente, nuovo (lungo) orario?

Fra i numerosi impegni assunti dal ministro Moratti nelle sue dichiarazioni programmatiche, vi è quello della ridefinizione della funzione docente, conseguente ad una analisi (non nuova) sugli aspetti critici della questione.
In Italia, ricorda il ministro, vi è un insegnante ogni 10 alunni, mentre la media dei Paesi dell’OCSE è di 1 a 15.
Inoltre il modello di lavoro dei docenti italiani è a volte privo di significato e ha natura impiegatizia.
Per investire sulla scuola occorre quindi investire sui docenti. Come? Prevedendo, come già avvenuto per i dirigenti, una specifica area contrattuale per i docenti, una rivendicazione cara alla Gilda degli insegnanti (www.gildains.it) .
Ma la Moratti aggiunge anche che è necessario un nuovo stato giuridico dei docenti che, viste le precedenti dichiarazioni di esponenti della Casa delle Libertà, potrebbe essere definito per legge anziché per contratto.
Maggior tempo di lavoro e arricchimento del profilo professionale dovrebbero essere gli elementi portanti del nuovo stato giuridico.
Forse è prematuro dirlo, ma l’ipotesi che si possa andare anche ad una modifica dell’orario di servizio dei docenti potrebbe non essere infondata.