
Mentre è iniziata anche sugli schermi tv una campagna per sensibilizzare la popolazione ad un uso responsabile dell’acqua, l’educazione al risparmio dell’acqua, in tempi di crisi idrica come quelli attuali, deve partire dai giovani.
Da tanto parte “I giovani non fanno acqua” la campagna lanciata in questi giorni dal ministero per le Politiche giovanili e le attività sportive (Pogas), con il ministero dell’Ambiente, la Regione Emilia-Romagna, Legambiente e Mtv.
Prendendo spunto da una analoga iniziativa promossa nel 2004 dall’Emilia Romagna (Acqua risparmio vitale), “I giovani non fanno acqua” prevede la trasmissione di spot audio e video per diffondere “buone pratiche” quotidiane che comportano un maggior risparmio, non sporcano, non inquinano e, soprattutto, non sprecano. Si tratta di un vero e proprio “decalogo dei consigli” che indica comportamenti alternativi facilmente adottabili per raggiungere l’obiettivo del risparmio.
Gli spot propongono utili consigli: fare la doccia anziché il bagno (il risparmio può raggiungere il 75 per cento); non lavare troppo spesso la macchina e, quando lo si fa, usare un secchio piuttosto che il tubo direttamente collegato al rubinetto; innaffiare piante e fiori di sera e con poca acqua.
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