Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Non c’è pace tra i precari

Era facile prevedere che la pronuncia del CNPI e la successiva disposizione ministeriale sul riequilibrio dei punteggi da attribuire ai precari e ai sissini per le graduatorie permanenti, non avrebbero posto fine alle ostilità né risolto i numerosi problemi connessi.
C’è innanzitutto la presa di posizione dei precari storici contro il sottosegretario all’istruzione on. Valentina Aprea, accusata di essersi espressa a favore della causa degli avversari sissini.
Proprio dal mondo dei sissini viene una nuova questione con richiesta urgente di sanatoria.

Il termine ultimo del 17 maggio, fissato dal decreto per le graduatorie permanenti per la presentazione delle domande, escluderebbe i docenti delle Scuole universitarie di specializzazione che hanno già concluso le attività del biennio, ma debbono sostenere l’esame finale, previsto quasi ovunque entro maggio ma dopo il termine perentorio fissato dal Miur. Gli anni scorsi il termine di presentazione delle domande era il 31 maggio e sulla riconferma di quella data si sono basati diversi atenei, che ora si trovano i docenti-studenti virtualmente esclusi dall’aggiornamento annuale delle permanenti.

Protesta anche la Cgil Scuola che, oltre a confermare questa esclusione dei nuovi sissini, evidenzia l’esclusione dei docenti che conseguiranno il diploma di specializzazione nel corso dell’estate, per i quali, in passato, veniva previsto un termine di presentazione del titolo conseguito al 20 luglio. Previsione non più contemplata dalla nuova disposizione.

Intanto lunedì 28 aprile il Comitato Nazionale Insegnanti di Sostegno non abilitati manifesta davanti al MIUR per la mancata attuazione del D.M. del 26/2/2002, che autorizzava le Università ad ammettere in soprannumero al secondo anno di corso SISS coloro che, sprovvisti di abilitazione all’insegnamento secondario, fossero in possesso del Diploma biennale di specializzazione per le attività di sostegno.

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