No al finanziamento dei sindacati? I possibili effetti sul comparto scuola
Sono attualmente 2.441 i distacchi sindacali nel Pubblico Impiego, più un’altra cinquantina per la dirigenza. In base al CCNQ del 24 maggio 2013, i distacchi sono assegnati ai diversi sindacati rappresentativi di settore in base alla consistenza dei dipendenti del comparto.
La quota più consistente è assegnata al sindacato di categoria (2.012 distacchi) e una quota minore alle loro Confederazioni di appartenenza (429 distacchi).
Per il comparto scuola fino al 2008 i distacchi complessivi erano 1.099, di cui 999 direttamente al comparto e 100 alle confederazioni. Attualmente i distacchi nella scuola sono 681, di cui 613 direttamente ai cinque sindacati di categoria rappresentativi (Flc-cgil, Cisl-scuola, Snals, Uil-scuola e Gilda) e 68 alle loro confederazioni di appartenenza.
I 613 distacchi sindacali di cui beneficiano i dipendenti del comparto scuola (docenti e Ata) che svolgono attività come dirigenti sindacali sono ripartiti: Flc-cgil 186 (confederazione Cgil 20), Cisl-scuola 174 (Cisl 19), Snals 108 (Confsal 12), Uil-scuola 94 (Uil 10), Gilda 51 (CGU CISAL 6).
I 681 dirigenti sindacali distaccati dall’insegnamento e a libro paga dello Stato sono sostituiti da altrettante unità di personale precario con contratto annuale.
Se, a seguito di una legge che annulla l’onere finanziario a carico dello Stato, quei dirigenti sindacali dovessero rientrare in servizio oppure fossero posti in aspettativa sindacale non retribuita (dal sindacato di appartenenza, anziché dallo Stato, come avviene oggi) come farebbero i sindacati a svolgere la loro attività? Dovrebbero contare soltanto sugli introiti delle deleghe sindacali degli iscritti che mensilmente consentono la ritenuta diretta sullo stipendio.
Secondo i dati rilevati dall’Aran, nel comparto scuola i dipendenti hanno sottoscritto attualmente 547 mila deleghe a favore di tutti i sindacati di settore, rappresentativi e non.
La ritenuta sullo stipendio è pari, di norma, allo 0,50% per un importo annuo che si aggira sui 150 euro pro-capite. L’incasso globale, frutto esclusivo del contributo degli iscritti, è di circa 82 milioni annui (75/76 milioni per i cinque sindacati rappresentativi).
Se sarà abolito il finanziamento (indiretto) al sindacato con cancellazione dei distacchi, diventerà problematico continuare ad assicurare gli attuali livelli di prestazione.
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