Niente panino da casa, la decisione della Cassazione: non è possibile portarlo nelle mense scolastiche

La Cassazione boccia definitivamente il panino da casa nelle mense scolastiche. I giudici della Suprema Corte con una sentenza depositata lo scorso 30 luglio sottolineano che “un diritto soggettivo perfetto e incondizionato all’autorefezione individuale, nell’orario della mensa e nei locali scolastici, non è configurabile e, quindi, non può costituire oggetto di accertamento da parte del giudice ordinario, in favore degli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado”. Non esiste dunque alcun diritto dei genitori degli alunni delle scuole elementari e medie di scegliere per i propri figli tra la refezione scolastica e il pasto portata da casa.

Il pronunciamento della Cassazione arriva quindi a smentire ed annullare la sentenza della Corte d’Appello di Torino del 2016 che aveva affermato la sussistenza, alla luce delle norme vigenti e dei principi costituzionali in tema di diritto all’istruzione, all’educazione e all’autodeterminazione in tema di scelte alimentari, di diritti soggettivi dei genitori degli alunni delle scuole dell’obbligo, sia la scelta per i propri figli tra il servizio di ristorazione scolastica ed il pasto portato da casa, sia il relativo consumo nei locali della scuola nel medesimo orario del servizio di ristorazione. “Alla luce del nuovo pronunciamento delle Sezioni Unite – commenta l’assessora all’Istruzione Antonietta Di Martino ad Adnkronos – l’Amministrazione procederà a supportare le famiglie e le scuole nelle prossime delicate fasi organizzative che conseguono al suddetto pronunciamento”.