Che fine ha fatto l’alleanza scuola – famiglia?
Sempre più spesso, purtroppo, assistiamo a contrasti tra la scuola e le famiglie: genitori che aggrediscono insegnanti, alunni che perdono il rispetto della figura docente e un’opinione pubblica sempre più pronta a puntare il dito alimentando la tensione dei rapporti. Ma che fine ha fatto la tanto acclamata e sperata alleanza scuola famiglia?
Riscoprire l’importanza dell’alleanza educativa tra scuola e genitori – La parola d’ordine in questi casi è infatti “alleanza”. Le indicazioni nazionali esplicitamente sottolineano l’importanza di un’alleanza, profonda e duratura, tra scuola e famiglia: “La scuola perseguirà costantemente l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori. Non si tratta di rapporti da stringere solo nei momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative” (Indicazioni Nazionali per il curricolo della scola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, pag.10).
Da cosa partire – Costruire un’alleanza scuola – famiglia significativa richiede passione, coraggio, costanza e rispetto reciproco. Significa prevenire lo scontro e promuovere un dialogo in tutti i momenti dell’anno, anche quando gli interlocutori non si mostrano disponibili. E’ indispensabile che ci sia un’attenzione ai rapporti con la famiglia non solo nei momenti di crisi, ma durante ogni fase dell’anno. L’alleanza scuola – famiglia è dunque un obiettivo da raggiungere ed è continuamente minata dalle numerose insidie che la quotidianità scolastica porta con sé.
Fare qualcosa subito, ma insieme. Sempre più episodi spingono a chiederci quale sia lo stato di salute dell’alleanza tra la nostra scuola e le famiglie e, per cambiare prospettiva, tra la nostra famiglia e la scuola dei nostri figli. Appare urgente, e ormai inderogabile, un’azione concreta di lavoro anche extra-didattico, che punti a cementare i rapporti e a qualificarli. Promuovere percorsi di conoscenza reciproca, di sviluppo delle soft skills, attività di collaborazione reciproca. E’ urgente che famiglia e comunità docente ci si incontri anche sul fare qualcosa insieme.
Tutto nelle nostre mani – Solo se la scuola e la famiglia riusciranno a incontrarsi in un terreno comune, che è il benessere degli alunni, sarà possibile passare dall’emergenza educativa alla progettazione di attività di miglioramento della qualità dei rapporti. Solo in questo modo riusciremo a rispondere alle richieste dei nostri alunni, a soddisfare il loro bisogno di un messaggio educativo condiviso e coerente. La sfida è lanciata, sta a noi prenderla.
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