Niente decreto legge sul sisma. E gli esami incombono

Erano in molti ad attendere un nuovo decreto legge sul terremoto che fissasse interventi eccezionali per la fine dell’anno scolastico e per gli esami di Stato ormai alle porte, ma nelle notizie di agenzia diramate al termine del Consiglio dei Ministri di oggi pomeriggio si fa cenno ad una bozza di decreto che riguarderebbe soprattutto la proroga di un anno dello stato di emergenza e talune provvidenze di altra natura. Di scuola, a quanto sembra, non si parla.

Eppure, come era successo dopo il terremoto de L’Aquila, alcuni interventi straordinari per scrutini ed esami sembravano cosa fatta, a cominciare dalla sospensione delle prove scritte degli esami per gli alunni delle scuole risultate inagibili.

Era già avvenuto in Abruzzo; dovrebbe avvenire anche nelle aree del recente sisma, soprattutto nei Comuni emiliani più fortemente colpiti dalle scosse telluriche con effetti pesanti su molte strutture scolastiche.

Il decreto legge certamente ci sarà, ma rischia di arrivare tardi, perché nella scuola secondaria di I grado, dove la prova scritta nazionale è fissata per il 18 giugno prossimo, le prove scritte dell’esame in molti casi inizieranno già mercoledì o giovedì prossimi.

Dovrà essere emanata una ordinanza ministeriale che, da voci raccolte negli ambienti ministeriali, è già pronta. Ma senza decreto legge, l’ordinanza resta al palo.

Eppure il presidente della Repubblica oggi, durante la visita alle zone terremotate, ha dichiarato di avere firmato ieri il decreto legge sul terremoto….