Nessuno mi può giudicare….

Il ministro Gelmini ha presentato la settimana scorsa i primi risultati del progetto “Valorizza” per la sperimentazione del merito dei docenti, partito a febbraio.

Il progetto, che ha interessato poco più di 900 insegnanti di 33 scuole piemontesi, lombarde e campane, ha avuto come risultato finale un “premio” per merito di un mese di stipendio in più nei confronti di 276 professori.

Il “voto” agli insegnanti si è basato su tre elementi: l’autovalutazione, l’apprezzamento condiviso all’interno della scuola, l’apprezzamento di genitori e studenti. Alla compilazione delle “pagelle” ha provveduto un nucleo di valutazione, all’interno di ciascuna istituzione scolastica interessata, composto dal dirigente scolastico e da due insegnanti eletti dal collegio dei docenti.

Il ministro ha dichiarato: “siamo ancora lontani dalla definizione di un modello di valutazione italiano, ma sicuramente credo che sia giusta la scelta di non calare dall’alto la soluzione, ma di favorire dal basso un confronto, una sperimentazione dei diversi modelli al fine di individuare quello giusto”.

Pur trattandosi di un progetto piuttosto gracile (per dimensione, per condivisione e per entità delle risorse finanziarie disponibili) merita indubbiamente attenzione. La pensano diversamente i Cobas della scuola che hanno attaccato, senza appello e con “indignazione”, il meccanismo di valutazione: “Quale tasso di incredibile sudditanza verso i presidi e di piaggerie verso studenti e famiglie un tale meccanismo indurrebbe lo capisce anche un bimbo della scuola primaria!!”.

Della serie, ormai storicamente consolidata, nessuno può valutare gli insegnanti…