Nel crollo della scuola di San Giuliano di Puglia fu determinante l’errore umano

È stata emessa ieri sera la sentenza di appello per il crollo della scuola di San Giuliano di Puglia, in cui, lo scorso 31 ottobre 2002, morirono 27 bambini e una maestra. In quell’occasione vi fu una scossa di terremoto che fece crollare un unico edificio in tutto il Molise: la scuola di San Giuliano.

La sentenza, di cui si attende il deposito delle motivazioni entro 90 giorni da parte della Corte d’appello di Campobasso, condanna cinque dei sei imputati, stravolgendo il precedente verdetto del tribunale di Larino, che li aveva assolti tutti in primo grado, nel luglio 2007, perché il fatto non sussisteva, essendo il crollo stato causato dall’evento sismico.

Ad essere condannati sono Giuseppe La Serra, progettista e direttore dei lavori, Mario Marinaro, dipendente comunale responsabile della pratica per la sopraelevazione dell’edificio (6 anni e 10 mesi per entrambi), gli imprenditori Carmine Abiuso e Giovanni Martino (5 anni di reclusione) e l’ex sindaco di S.Giuliano, Antonio Borrelli, che perse la figlia nella tragedia e che non sconterà la pena di 2 anni e 11 mesi perché coperta dall’indulto.

A queste condanne, che accolgono sostanzialmente l’impianto accusatorio della Procura, vanno aggiunti i danni da risarcire: 150 mila euro per ognuna delle parti civili per ogni famigliare deceduto e 100 mila euro per le parti civili in relazione a chi rimase ferito nel crollo. Inoltre, Giuseppe La Serra, Mario Marinaro, Giovanni Martino e Carmine Abiuso sono stati interdetti perpetuamente dai pubblici uffici, per La Serra, Martino e Abiuso è stata decisa anche l’interdizione per cinque anni dalle rispettive professioni. È stato invece assolto Giuseppe Uliano, titolare dell’impresa appaltatrice del primo lotto della scuola.

Gli avvocati degli imputati condannati hanno già annunciato di voler fare ricorso in Cassazione.

I giudici della Corte d’appello di Campobasso hanno invece previsto la trasmissione della sentenza alla Procura di Roma, per verificare eventuali corresponsabilità da parte dello Stato Italiano. “La presente sentenza – si legge nel verdetto -, immediatamente dopo il deposito della motivazione in cancelleria, sia trasmessa alla Procura di Roma ai fini dell’accertamento di eventuali corresponsabilità dello Stato Italiano, in persona dei suoi ministri e/o funzionari, nei fatti di cui è processo, per il denunciato ritardo nella classificazione sismica del Comune di San Giuliano“.