Nei prossimi 5 anni la scuola primaria meridionale avrà 40 mila alunni in meno (-4%)

Dai dati demografici dell’Istat pubblicati in questi giorni e relativi ai residenti al 1° gennaio 2005, rilevati secondo l’età, Tuttoscuola ha ricavato le proiezioni che vi saranno da qui al 2010 sulla scuola, e, in particolare, sul settore della primaria.
Nei prossimi due-tre anni il numero di alunni che entrerà in prima nella scuola primaria sarà sostanzialmente stabile (nella media nazionale), con incremento più deciso nel 2009 e nel 2010 (15 mila alunni in più rispetto al 2005-06).
Ma la situazione nelle regioni sarà nettamente differenziata: continuerà, infatti, il calo del numero di alunni al sud e nelle isole, aumenterà invece al nord e al centro.
Depurato del numero di alunni che si iscriveranno alle scuole paritarie (in media il 6,8% sul totale con variazioni specifiche nelle diverse regioni), le regioni del sud perderanno nelle scuole elementari più di 5 mila iscritti all’anno nelle prime classi delle scuole statali, per un totale, tra il 2006 e il 2010, di 27.620 alunni in meno, mentre quelle delle Isole ne perderanno nel quinquennio 12.772. Insomma l’intero Sud perderà quasi il 4% degli iscritti alla scuola primaria ( http://www.tuttoscuola.com/ts_news_254-2.doc ).
Le Regioni del Centro avranno 20.393 alunni in più nelle prime tra il 2006 e il 2010, quelle del Nord Est 27.335, e quelle del Nord Ovest addirittura 35.657.
Esaminando le proiezioni per singola regione, la Lombardia aumenterà il numero di alunni in prima alla media di 5-6000 all’anno, cumulando dal 2006 al 2010 27.300 alunni in più (senza contare altri stranieri che si aggiungeranno nel periodo).
Nel medesimo periodo, sul fronte opposto, la Sicilia iscriverà in prima quasi 11 mila alunni in meno, e la Puglia avrà un vuoto di iscritti superiore alle 9 mila unità.
Confrontando le diverse classi di annata rilevate dall’Istat al 1° gennaio 2005 per l’arco dell’ultimo decennio, la variazione in negativo (tra quanti entravano in prima cinque anni fa e quanti entreranno nel 2010) è stata del 10,9% nelle Isole e del 9,7% al Sud, mentre è stata di segno positivo per il 13,9% nel Nord Est, dell’11,9% nel Nord Ovest e del 9,4% al Centro.