Napolitano: 9 anni di servizio al Paese

Nel suo discorso di commiato Giorgio Napolitano non ha parlato direttamente della scuola, che pure è stata tante volte al centro della sua attenzione, ma il suo appello al dialogo costruttivo tra le forze politiche sui grandi temi costitutivi dell’identità riguardava certamente anche la scuola e i giovani, da lui tante volte incontrati al Quirinale.

Lo ha ricordato il ministro dell’istruzione, Stefania Giannini: “Agli italiani mancherà la sua saggezza“, ha detto, “la saggezza e il senso di responsabilità del Presidente Napolitano mancheranno a tutti gli italiani. Nei difficili anni che il nostro Paese ha attraversato la sua figura è stata sempre fonte di stimolo e di attenzione per i mondi della scuola e delle università italiane e di appassionata partecipazione ai destini del settore della ricerca scientifica. Il presidente, con le parole pronunciate questa sera, ci lascia una grande responsabilità che come parlamentari saremo chiamati ad assumere presto. All’Italia ora serve continuità istituzionale e fiducia nei propri mezzi per affrontare le sfide della ripresa economica e della modernizzazione, a cominciare dall’istruzione, ormai non più rinviabile“.

Riconoscenza esprime a suo modo, via twitter, il presidente del Consiglio Matteo Renzi:  “Nove anni di servizio, autorevolezza, responsabilità. Un Presidente cui oggi possiamo solo dire ‘grazie Giorgio’”, che riprende con l’ l’hashtag “mettiamocelatutta” l’appello lanciato agli italiani da parte di Napolitano.

Gratitudine esprimono anche i due presidenti delle Camere, Laura Boldrini e Pietro Grasso. In dissenso, tra le forze politiche, solo il M5Stelle e la Lega di Salvini, che imputano al Presidente uscente la responsabilità di aver favorito la formazione degli ultimi governi di larghe intese.

A Giorgio Napolitano, amico dei giovani e della scuola, anche Tuttoscuola desidera esprimere la sua gratitudine per la sensibilità tante volte dimostrata per i problemi dell’educazione e della ricerca.