Morto a Roma Sandro Gigliotti

E’ morto improvvisamente a Roma il 14 marzo Sandro Gigliotti, uno dei capi storici del sindacato Gilda degli insegnanti. Prima ancora, Gigliotti era stato tra i fondatori dei Cobas, movimento “esploso” nel 1987, quando si presentò, nel panorama sindacale della scuola, forte di centomila docenti iscritti e oltre 1180 comitati in tutt’Italia. In seno ai Cobas, Gigliotti si mise a capo della corrente più aperta al dialogo con il Governo e per questo affrontò dure contrapposizioni in seno all’organizzazione.
Nel 1988 nacquero di fatto i comitati Gilda che trovarono in lui uno dei leader, tanto che ne divenne il portavoce ufficiale. Gigliotti rimase alla guida della Gilda per 12 anni e, nel maggio del 2000, fu sostituito da Alessandro Ameli.
Il suo abbandono non fu indolore: “Da maggio 2000 – affermò – la Gilda ha completamente cambiato pelle, rendendosi irriconoscibile rispetto alla sua storia. L’ipotesi iniziale era quella di far così tanto emergere le contraddizioni del sindacalismo storico, da farlo implodere e determinare la nascita di un vero soggetto moderno: l’Associazione Docenti. Oggi – constatò con amarezza – di tutto questo resta poco o niente. La Gilda è ridotta a un sindacatino di base protestatario, velleitario, capace di praticare un’unica modalità, quella dell’antagonismo frustrato di chi si piange sempre addosso”.
Dopo avere chiuso l’esperienza con la Gilda, Gigliotti costituì un’altra organizzazione, l’Apef (Associazione professionale europea di formazione).