
La questione della Resistenza, non esplicitamente richiamata nella bozza delle Indicazioni nazionali dei nuovi Licei, è destinata a trasformarsi in polemica e, forse, a crescere con l’avvicinarsi della ricorrenza del XXV Aprile.
Ne sono prova i diversi servizi che stanno uscendo su quotidiani e web.
L’on. Sonia Alfano (IdV) è tra le prime ad “aprire le ostilità” dichiarando che “la cancellazione del riferimento esplicito alla Resistenza dai programmi scolastici è un progetto politico ben preciso e le scuse del Ministero non sono sufficienti.
Non si capisce la necessità di oscurare un riferimento che è di fondamentale importanza – ha dichiarato l’europarlamentare – se non con l’attuazione del piano della P2 di Licio Gelli. La Resistenza, per la quale il più grande Presidente della Repubblica Italiana Sandro Pertini è persino stato in carcere, è l’evento che ha concretizzato la nascita della democrazia italiana“.
“Questa è l’ennesima dimostrazione – conclude – che Mariastella Gelmini non può certo essere la stella polare della cultura e dell’istruzione in Italia“.
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