
Mobilità straordinaria: la Lega chiede al PD la decorrenza da settembre
Molti docenti di ruolo temono che i nuovi posti dell’organico dell’autonomia, una volta assegnati ai 101 mila che entreranno in ruolo a settembre, vanifichino per almeno tre anni la possibilità di mobilità.
Da qui la richiesta di mobilità straordinaria a favore dei docenti attualmente in servizio, prima che arrivino a migliaia i nuovi assunti ad occupare i nuovi posti istituiti.
Si tratta di un intervento straordinario su cui tutti sono d’accordo, ma che vede in posizioni diverse il Pd e la Lega: il primo prevede la mobilità straordinaria per il 2016-17, la seconda, invece, già per il 2015-16, cioè dal prossimo settembre.
Queste le considerazioni della Lega: «Come fa il Pd da una parte a riconoscere la correttezza della richiesta degli insegnanti di ruolo di un piano straordinario di mobilità prima che le nuove assunzioni ingessino il sistema per almeno tre anni, e dall’altra a rimandarlo al 2016/17 per scarsità di tempo? E’ l’ennesima presa in giro».
Lo afferma Mario Pittoni, responsabile federale Istruzione della Lega Nord, per il quale «nella nuova situazione, avvicinare gli insegnanti al luogo d’origine non può che avere ricadute positive su efficienza e costi del servizio. I nostri emendamenti al ddl Buona scuola a favore di un piano straordinario di mobilità prima delle immissioni in ruolo, vanno quindi assolutamente presi in considerazione. Non si porta via nulla a nessuno. Il posto attualmente occupato da un docente di ruolo verrebbe liberato con il trasferimento e usato per le nuove immissioni».
L’on. Maria Coscia (PD), relatrice di maggioranza del ddl in Commissione Cultura alla Camera, rivolgendosi agli insegnanti su Facebook, giustifica in questo modo i tempi della mobilità straordinaria: “La mobilità si farà nel 2016-2017, durante l’anno di assegnazione provvisoria dei nuovi assunti, che sceglieranno dopo i “vecchi”, perché non ci sono i tempi per farla prima di settembre e poi assumere i nuovi a settembre. È l’unica strada. Gli albi partiranno già dal prossimo anno. I posti non saranno coperti dalle assunzioni, perché gli assunti saranno in assegnazione provvisoria e sceglieranno la sede definitiva dopo di voi. L’albo territoriale non è precarietà, siete di ruolo ed avrete più possibilità di cambiare sede e chiedere il passaggio di cattedra. Il trasferimento vi sarebbe spettato solo se ci fosse stato il posto libero e certo non ce ne sarebbero stati 100.000“.
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