Miur: fotografia sui residui attivi e passivi delle scuole

Il quadro normativo che si sta delineando con il disegno di legge sulla “Buona scuola” non basta per il cambio di passo necessario per il rilancio qualitativo del sistema educativo. Cambia la scuola, ma deve cambiare anche l’Amministrazione. Serve una nuova dialettica vitale tra il “dentro” della scuola e il “fuori”, nella quale ciascuno rispetti il ruolo dell’altro senza prevenzione ed arroganza. Si muove certamente in questo scenario l’iniziativa della nuova Direzione Generale per le risorse umane e finanziarie del Miur di fare il punto sui cosiddetti Residui Attivi e Passivi,  nonché sulle giacenze di  Economie nei bilanci delle scuole con vincolo di destinazione.

La rilevazione, attiva dal 30 aprile sino al 25 maggio sul Sistema SIDI del MIUR, si pone in continuità con la logica di intervento avviata con le due assegnazioni di fine anno  2014 di 72 milioni di euro per fare fronte a situazioni di “sofferenza finanziaria” e di ulteriori 50 milioni di euro a titolo di  erogazione straordinaria a sostegno del funzionamento amministrativo-didattico delle scuole.

L’iniziativa testimonia un tempo nuovo di fare amministrazione, ispirato dalla volontà di capire seriamente lo stato della situazione finanziaria delle istituzioni scolastiche, nell’ottica di attivare una efficace programmazione delle scelte anche in questo settore.

L’evento assume un valore ancora più significativo alla luce del disegno di legge governativo “La Buona Scuola” (art. 2 comma 16 Atto Camera 2994/2015)  che prevede di stanziare in via permanente 126 milioni di euro all’anno in più sul fondo di funzionamento delle istituzioni scolastiche.

Gli esiti della rilevazione consentiranno di fare il punto sulla situazione delle scuole e di valutare, con dati reali e attualizzati, scuola per scuola, cosa pesa, perché ci sono sofferenze e come intervenire, in modo adeguato ed efficace, per prevenire l’utilizzo delle risorse disponibili in modo casuale e non sempre mirato, per dare priorità alle situazioni debitorie di più alto rischio.

Siamo dunque di fronte ad una testimonianza di una nuova cultura di comprensione della funzione d’indirizzo, programmazione, coordinamento e valutazione del Miur. Un percorso complesso, non privo di ostacoli e d’impatto diversificato rispetto alle realtà locali.