Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Miur, Coldiretti e Libera firmano una Carta d’intenti sulla legalità

Progettare attività congiunte per realizzare contenuti e programmi in materia di formazione, politiche agricole, alimentari, forestali e legalità. Incentivare la nascita di reti di scuole che approfondiscano lo studio dell’ambiente e degli ecosistemi. Promuovere iniziative pilota che offrano ai giovani nuove opportunità di orientamento professionale e di inserimento lavorativo nel settore agroalimentare, con un’attenzione particolare ai ragazzi con disabilità e ai giovani detenuti negli Istituti penali minorili. Sono alcuni degli obiettivi della “Carta d’intenti in materia di scuola, politiche agricole, alimentari, forestali e legalità” firmata questa mattina dai ministri dell’Istruzione, Francesco Profumo, e dell’Agricoltura, Mario Catania, insieme al fondatore e presidente di Libera, Don Luigi Ciotti, e al presidente di Coldiretti, Sergio Marini.

La firma si è avvenuta presso l’Istituto tecnico agrario Emilio Sereni di Roma, dove sono stati premiati anche gli studenti (provenienti da tutta Italia) vincitori del concorso “150 anni di agricoltura italiana”. La cerimonia è stata anche l’occasione per illustrare agli ospiti le molteplici attività dell’istituto che, oltre alle normali attività didattiche, offre agli studenti la possibilità di avvicinarsi al mondo del lavoro attraverso l’azienda agricola che gestisce 30 ettari di terreno, confiscati alla malavita organizzata romana e utilizzati per un piccolo allevamento e per l’agricoltura. La scuola, come ha sottolineato il ministro Profumo, è inoltre un importante punto di aggregazione per i cittadini del quartiere e il luogo presso il quale vengono realizzate numerose iniziative che coinvolgono i cittadini e gli studenti delle scuole di grado inferiore.

La compresenza qui, oggi, di realtà come il Governo, rappresentato da due ministri, di Coldiretti, di Libera e dei cittadini – ha osservato il ministro Catania – è molto importante, soprattutto perché a legarci è l’attenzione per tre elementi fondamentali: la scuola, l’agricoltura e la legalità. Proprio quest’ultima – ha sottolineato – è una delle cifre distintive della politica del Governo sebbene non sia evidente quanto dovrebbe. Questi tre elementi, che caratterizzano il documento che abbiamo firmato e che sono anche l’anima delle attività di questo istituto, sono stati messi in sordina per troppo tempo – ha aggiunto – Spero che col nostro lavoro proprio su questi temi lasceremo un’Italia migliore di quella che abbiamo trovato“.

Sul tema della legalità anche il ministro Profumo ha tenuto a sottolineare che “ogni giorno dell’anno deve vedere l’impegno di tutti nel trasmettere il messaggio che la legalità è l’elemento fondamentale perché il paese diventi migliore. Questa scuola, con le sue tante attività e iniziative – ha continuato – è l’espressione della parte migliore del paese ed è la dimostrazione di come si possa creare un paese più moderno e si possano formare i cittadini di domani attraverso la cultura, il lavoro e l’assunzione di responsabilità“.

La responsabilità individuale – ha ricordato infine Don Ciotti – è la base della legalità, insieme alla giustizia sociale. Non dobbiamo essere cittadini a intermittenza. Per questo – ha concluso – è importante questo messaggio odierno di condivisione e di corresponsabilità“.

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