Ministro-sindacati, il confronto continua/2

La Cgil-scuola ha confermato la totale opposizione alla riforma ribadendo la richiesta del ritiro del decreto, e anche la Cisl-scuola ha dichiarato la propria delusione per le proposte ministeriali. Apertura di credito invece è venuta dallo Snals (per il segretario Ricciato “si è affermato un dialogo corretto e trasparente, e ci sono gli spazi per verificare l’attuazione della riforma“), dall’Anp e, in parte, dalla Uil-scuola (per il segretario Massimo Di Menna “sulla base del documento che il ministro ci presenterà decideremo come muoverci. Per il momento comunque confermiamo la manifestazione del 28“).
Il dialogo può forse ora riprendere. Mercoledì 25 i sindacati incontreranno i dirigenti del ministero per un approfondimento tecnico giuridico della circolare di interpretazione del decreto, e il giorno dopo ritorneranno al ministero per approfondire il quadro di tutele e garanzie per il personale, con l’obiettivo di prevenire il taglio degli organici che affievolirebbe la portata positiva della prospettiva delle nuove assunzioni in ruolo. Il ministero presenterà un documento che toccherà le figure di supporto nella scuola dell’infanzia, la ridefinizione del tempo scuola, nonché del monte ore per il tutor.
Il disgelo, dopo la chiusura del ministro, è cominciato: potrebbe riprendere, nell’interesse della scuola, un livello positivo di relazioni sindacali. La Cgil-scuola, l’organizzazione che raccoglie ora i maggiori consensi tra il personale scolastico, parteciperà ai tavoli di approfondimento?